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Grillo omaggia i secessionisti: sul palco a Padova "tanko" di cartone

Il leader del Movimento 5 stelle è entrato in scena venerdì sera al Palafabris guidando una caricatura del mezzo corazzato simile a quello sequestrato a Casale di Scodosia ai venetisti arrestati per terrorismo

"No ghe voemo stare più in 'sto Stato de mona, va ben!". E poi, ancora: "C'è un diritto alla secessione, se fate un referendum sono con voi. È un'autodifesa". Ha esordito così, Beppe Grillo, il leader del Movimento 5 Stelle, entrando in scena venerdì sera sul palco del Palafabris durante la tappa di Padova del suo tour "Te la do io l'Europa", manovrando a mano un "tanko" di cartone, che sparava coriandoli. Una caricatura del mezzo corazzato simile a quello sequestrato a Casale di Scodosia ai secessionisti veneti arrestati per terrorismo ed eversione.

NAPOLITANO. "Mentre in Veneto arrestavano le 'macchiette' dei secessionisti - ha aggiunto il comico genovese nel suo omaggio ai venetisti - il nostro Capo dello Stato riceveva un condannato in via definitiva. È questo lo stato delle cose. Napolitano lo pensavo un saggio, invece è cattivo, è un uomo che ha violentato la Costituzione. Sono andato a parlargli due volte e mi ha fottuto come un pivello".

RENZI. Poi Grillo è tornato sul contestato streaming con il nuovo premier. "Quando sono andato da Renzi, io ci volevo parlare a quel ragazzino, mi sembrava un ragazzo ancora un po' brillante.... Berlusconi ci credeva nelle palle che diceva, le sublimava. Renzi invece lo vedi che fa del cabaret, si gira, distoglie lo sguardo, è diventato cinico perchè per dare 80 euro ad una famiglia bisogna essere cinici". Il capo dei grillini ha proseguito ricordando gli istanti che hanno preceduto lo streaming, con Renzi che - ha sostenuto - non voleva la diretta tv. "Poi, prima di sedersi lì davanti, mi dice: 'Caro Grillo, ciao, io non voglio chiederti nulla, non voglio la fiducia, ma solo che tu mi stia ad ascoltare mentre ti dico delle cose'". "Io mi siedo e ascolto il mio programma, perchè sono uguali - ha proseguito Grillo - e quindi avrei dovuto annuire per dieci minuti mentre Renzi ripeteva le mie cose, senza avere minimamente il senso per farle. Allora io mi sono detto: 'Ma chi cazzo è questo qua?'". "Quale è il rapporto tra me e questo qua che una settimana prima aveva detto 'mai al governo senza le elezioni', ed era al governo?". "Che cosa rappresenta - ha detto ancora Grillo - io bene o male sono il capo politico di un movimento, perchè ho dovuto scriverlo per presentarlo alle elezioni. E allora, se io sono un capo politico che rappresento nove milioni di persone, tu chi cazzo rappresenti? E devo stare ad ascoltare te?".

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