Stagione di prosa del Verdi con “Don Giovanni”
Mercoledì 18 novembre alle ore 20.45 prosegue la Stagione di Prosa 2015-2016 del Teatro Verdi di Padova con Alessandro Preziosi nei panni di Don Giovanni, una co-produzione Khora.teatro e Teatro Stabile d’Abruzzo diretta dallo stesso Preziosi, che raccoglie la sfida tutta teatrale di mettere in scena il prototipo del seduttore senza scrupoli, incurante delle classi sociali e dei ruoli precostituiti e spinto da un inesauribile desiderio di conquista. Nei panni del servo Sganarelle, Nando Pagnone, e poi un affiatato gruppo di attori composto da Lucrezia Guidone, Maria Sellitto, Roberto Manzi, Daniele Paoloni, Daniela Vitale e Matteo Guma. Lo spettacolo resterà in scena fino a domenica 22 novembre.
Giovedì 19 novembre alle ore 17.00 in Teatro, Alessandro Preziosi e gli altri interpreti incontreranno il pubblico.
Le versioni del mito di Don Giovanni sono davvero molte, così come numerose sono le rappresentazioni teatrali che lo vedono protagonista, a partire dal lontano 1630, quando Tirso de Molina, probabilmente ispirandosi a racconti popolari che utilizzavano i padri Gesuiti, scrisse il suo Burlador de Sevilla. Venne in seguito ripreso dalla Commedia dell’Arte italiana, che lo incluse nel suo repertorio accentuando gli aspetti più comici della vicenda. Molière attinge a queste fonti italiane e le rielabora per ricavarne un suo personale Don Giovanni, ritraendolo come un personaggio raffinato, cinico, dissacrante, in aperta opposizione con le convenzioni sociali, pronto a burlarsi anche della religione. È proprio in questa compresenza di tono drammatici e comici che Khora.teatro ha intravisto un materiale drammaturgico che coniuga l’esaltazione e il senso tragico del personaggio archetipico, mito dell’individualismo moderno, con le mirabili leve sulle parti comiche, necessarie per meglio andare incontro al gusto del pubblico: il testo ideale nel compimento di una particolarissima trilogia di ambientazione seicentesca che ha visto come spettacoli precedenti Amleto e Cyrano. Il Don Giovanni di Molière non è un banale donnaiolo, collezionista di femmine per sfogo fisiologico, ma a dominare è una volontà di potenza, di affermazione di sé che nasce da un vuoto esistenziale, da una sorta di noia metafisica, e insieme da un timore di fallimento; un Don Giovanni che ormai, prossimo al termine della sua carriera, sembra quasi svelare la maschera ipocrita della cinica empietà, per smascherare i cattivi pensieri e le ipocrisie della società in cui viviamo. La scelta artistica di mettere in scena il Don Giovanni prende le mosse non solo dalla straordinaria contemporaneità del classico nel denunciare una società in cui impera l’immagine fine a se stessa e i valori si sgretolano, ma soprattutto dal desiderio di rendere un omaggio sentito e coraggioso alla scrittura, al fascino dell’immaginazione e soprattutto al Teatro, in tutte le sue forme.
Note di regia
In una società che, oramai, sembra implorare la finzione per raggiungere la felicità convivendo nella costante messa in scena di sentimenti emozioni, anche famigliari, il Don Giovanni di Molière smaschera questo paradigma di ipocriti comportamenti, di attitudini sociali figlie di una borghesia stantia e decadente! Divenendo il maestro inimitabile della mimesi.
Accumula, dunque, Don Giovanni su di sé, come una cavia, l’ipocrisia del mondo, e diviene consapevolmente la vittima sacrificale e contemporanea della società in cui vive. In sostanza, il personaggio letterario, che attraverso questo sacrificio continua ad essere mito dell’individualismo moderno finisce per immolarsi, rifiutando la misericordia divina, per il pubblico di oggi, e per questo rimanendo mito del ventunesimo secolo; non rimane che sperare che questa spettacolarizzazione dei vizi dell’anima crei nel pubblico, indispensabile per il nostro Don Giovanni, un contraccolpo di reale riflessione sul senso e il mistero della vita: la salvezza dello spirito è radicalmente legata alla nostra autenticità. Quale migliore augurio per il teatro di oggi.
Alessandro Preziosi
Calendario spettacoli
mercoledì 18.11 ore 20.45
giovedì 19.11 ore 20.45
venerdì 20.11 ore 20.45
sabato 21.11 ore 20.45
domenica 22.11 ore 16.00