"Testamento biologico e pianificazione condivisa delle cure. Strumenti per decidere di sé fino in fondo", l'incontro a Padova
Martedì 27 febbraio alle ore 20.30 in Sala degli Anziani di Palazzo Moroni, via del Municipio 1 a Padova, si terrà l’incontro aperto al pubblico dal titolo “Testamento biologico e pianificazione condivisa delle cure. Strumenti per decidere di sé fino in fondo” che avrà per relatori Enrico Furlan e Marco Azzalini.
Molti cittadini, quando pensano alla fase finale della propria vita, sono spaventati perché temono di non essere più in grado di decidere per sé e sono preoccupati di ricevere trattamenti che non ritengono coerenti con la propria immagine di vita dignitosa. Esistono a questo proposito alcuni nuovi strumenti – introdotti nell’ordinamento dalla L. 219/2017 – pensati per favorire la relazione tra curanti e paziente, e soprattutto per proteggere la volontà informata delle persone. Si tratta delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT o testamento biologico) e della Pianificazione Condivisa delle Cure (PCC). Durante l’incontro si analizzeranno caratteristiche e limiti di ciascuno strumento e si spiegherà quando e come redigerli. Saranno inoltre discussi dubbi o domande dei partecipanti.
L’appuntamento fa parte del più vasto progetto annuale di terza missione del dipartimento di Medicina molecolare dell’Università di Padova “Invecchiare bene: istruzioni per l’uso”, e attivati in collaborazione con il Servizio PRISMA – Padova accende comunità, progetto del Settore Servizi Sociali del Comune di Padova.
“Invecchiare bene: istruzioni per l’uso” intende fornire indicazioni per prendersi cura di sé attraverso strategie che rallentano i processi di invecchiamento fisico e mentale e che aiutano l’integrazione e la partecipazione sociale. Sono vere e proprie “istruzioni per l’uso” che toccano temi importantissimi e che entrano a far parte della vita di ognuno di noi, vuoi per esperienza personale o per vissuto di altri: invecchiamento cognitivo e dei sensi, importanza del microbiota e della nutrizione, i microbi, virus e funzione delle vaccinazioni, medicina rigenerativa, longevità e differenze di genere, muscoli, respiro, pianificazione delle cure e principi biologici alla base dell’invecchiare.
Ancora una volta il dipartimento di Medicina molecolare patavino mette a disposizione della comunità le sue competenze - dalla ricerca di base alla clinica, alla bioetica - e contribuisce a promuovere una nuova cultura dell’età anziana. L'obiettivo principale del progetto è costruire una consapevolezza diffusa sia delle risorse per tutelare la salute fisica e psichica delle persone anziane, sia degli strumenti etico-giuridici per salvaguardare le loro scelte e la loro personalità.
«Si tratta di un progetto ambizioso, che ha come obiettivo quello di diffondere alcune delle tematiche di ricerca biomedica e bioetica proprie del dipartimento di Medicina Molecolare e inerenti all’invecchiamento. All’interno di tale progetto scientifico - dice Paola Brun, Professoressa di Istologia ed Embriologia, referente Commissione Terza Missione del dipartimento di Medicina Molecolare - gli incontri con la popolazione hanno lo scopo di sviluppare nei cittadini la consapevolezza sia delle nuove risorse medico-biologiche disponibili per invecchiare al meglio, sia degli strumenti per far valere la loro volontà, anche nella fase finale della vita (testamento biologico, pianificazione, condivisa delle cure, fiduciario). Tutti i relatori sono docenti del dipartimento, impegnati da anni nella ricerca e con un elevato profilo. Il progetto testimonia l'impegno del dipartimento nella Terza Missione, per promuovere la consapevolezza e la condivisione delle conoscenze scientifiche e bioetiche nella comunità».
Per ulteriori informazioni:
Per conoscere la struttura complessiva del progetto:
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