"Vorrei essere libero. Le parole nuove di Giorgio Gaber"
Sono trascorsi già 50 anni da quando Giorgio Gaber, affermato attore e cantante milanese, portava in scena per la prima volta il suo Signor G, dando vita al Teatro Canzone, genere ibrido tra musica e teatro dove i diversi linguaggi, canzone e monologo, si intrecciano e uniscono assieme. Ci siamo chiesti che tipo di valore possa avere, raccontare oggi la parabola artistica del Filosofo ignorante come amava definirsi egli stesso, e in che modo sia corretto descriverlo alle nuove generazioni che vogliano farne la conoscenza.
La risposta sta tutta nelle parole dei suoi spettacoli: coraggiose, irriverenti, ironiche, capaci di sciogliere e intimidire ma anche di mettere a fuoco, mirare e centrare il punto. Parole che nascono da un approccio critico nei confronti delle cose, dalla tensione intellettuale del mettere in discussione le verità assolute, dalla consapevolezza che i dogmi sono semplicismi che impoveriscono e che il senso, se c'è, è ancora nella ricerca incessante di un senso.
Nicola Lotto, accompagnato dalla chitarra e da immagini e video dell'epoca, racconta con parole e canzoni gli anni '70 di Giorgio Gaber. Narra il passaggio dalla televisione e dalla 'canzonetta' al teatro, la nascita del Teatro Canzone firmato con il pittore viareggino Sandro Luporini, la forza propulsiva innescata dal Movimento del '68 e il coraggio di distanziarsene, criticandolo con l'istinto e l'ironia di chi non deve tener fede a nessuna bandiera, di chi è libero per natura anticonformista 'e convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà'.
Ascoltando Gaber si ha l'impressione di trovarsi davanti a delle parole che abbiamo spesso dato per scontato, cui credevamo di conoscerne il significato. Nei suoi spettacoli assumono valori e connotati differenti e sono queste le parole 'nuove' che cerchiamo di raccontare. Raccontare Gaber è molte cose, è come percorrere molte strade. In questo caso, oltre a essere un omaggio a uno degli autori che più son riusciti a sfuggire dalle etichette di ogni tipo, è un riconoscimento a chi ha saputo descrivere in maniera così esatta la realtà del proprio tempo Raccontare Gaber infine è parlare del percorso di un artista libero, libero di non farsi condizionare, di non aderire alle mode del momento, libero di scegliere quale linguaggio utilizzare, di strutturare una carriera sul pensiero e sul ragionamento, tralasciando gli slogan aggreganti o le battute facili … libero come un uomo.
Lo spettacolo nasce con la collaborazione della Fondazione Giorgio Gaber da un'idea di Giampaolo Fioretti ed è il primo appuntamento realizzato nell’ambito del bando “La città delle idee” del Comune di Padova.
Info e prenotazioni:
- sabato 2 dicembre ore 21 al TEM – Teatro Excelsior di Mortise
- biglietti intero euro 9 - ridotto euro 7
- tamcittadelleidee.atelier@gmail.com - 333 9206912