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Padova smart, "rivoluzione" nei sistemi idrici e una rete fognaria "intelligente"

AcegasApsAmga sta portando a compimento il programma "eAqua". Entro la fine del 2015 sarà completata la realizzazione dei 16 macro distretti principali della rete, in grado di gestire autonomamente le portate

AcegasApsAmga sta portando a compimento il programma  "eAqua", una "rivoluzione" nei sistemi idrici integrati di Padova e dell’area saccisica.

DISTRETTUALIZZAZIONE. Alla base del Programma eAqua, le Smart Grids - ovvero quell’insieme di tecnologie finalizzate alla gestione intelligente delle reti fisiche nelle Smart City - che, nei sistemi idrici, permettono la "distrettualizzazione" e la "modellazione" negli acquedotti come nei sistemi fognari. Distrettualizzare significa suddividere la rete generale in aree più piccole e realizzare un modello fisico e digitale. Entro la fine del 2015 sarà completata la realizzazione dei 16 macro distretti principali della rete di Padova e del Piovese. La rete è "intelligente", cioè in grado di gestire autonomamente le portate, in base al fabbisogno degli utenti e di segnalare tempestivamente le anomalie di sistema, comunicando in tempo reale il flusso idrico in ogni punto della rete. 

MODELLAZIONE. A Padova, dal marzo di quest’anno, si lavora anche alla modellazione profonda della rete fognaria. La piena conoscenza della rete ha un obiettivo ambizioso: attenuare nel medio periodo il rischio allagamenti. Il progetto "Rete fognaria smart" si concluderà nel 2016. I circa 1.300 chilometri di rete fognaria padovana, rappresentati con circa 3,5 milioni di parametri, provenienti da basi dati differenti, sono in fase di raccolta e uniformazione.Una volta raccolti e integrati, i dati vengono poi sottoposti a verifica, attraverso un incrocio con le informazioni provenienti da rilievi aerei a infrarossi. Successivamente si caricheranno nel sistema informativo i dati delle serie storiche provenienti dai pluviometri AcegasApsAmga ed Arpav dislocati sul territorio. 

SIMULAZIONI SUL MODELLO. L’ultima fase del lavoro, che dovrebbe concludersi all’inizio del 2016, vedrà l’attivazione vera e propria del modello. I diversi scenari di piovosità saranno simulati sul modello della rete e sarà possibile identificare i punti sottoposti a maggiore stress.

MENO EMISSIONI DI CO2. Riducendo le perdite di rete è necessario immettere meno acqua nelle tubazioni. Le numerose pompe del sistema idrico che in alcuni casi sollevano l’acqua sino ai 400 metri delle abitazioni più alte, consumeranno conseguentemente meno energia, con un risparmio stimato di circa mille tonnellate di CO2 emesse in atmosfera, ovvero 340 Tep tonnellate equivalenti di petrolio.

ADDIO BOLLETTE STIMATE. Il tassello terminale del progetto eAqua è la sostituzione dei vecchi contatori. Grazie alla telelettura, ogni bolletta riporterà quanto esattamente consumato nel periodo. L’installazione dei primi contatori è partita a giugno 2015.

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