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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Pm10, il comune chiarisce: "Migliora la qualità dell'aria, monitoraggio costante"

L'assessore all'ambiente Matteo Cavatton rassicura: "I valori rilevati negli ultimi dieci giorni dalle stazioni Arpav presenti in città registrano un netto abbassamento dei livelli di concentrazione dell'inquinante"

Un'inversione di rotta: diminuisce l'inquinamento dell'aria a Padova. A dirlo l’assessore all’ambiente Matteo Cavatton che sta seguendo il costante monitoraggio della qualità dell’aria dettata anche dai cambiamenti delle condizioni meteoclimatiche: "Voglio rassicurare i cittadini sulla qualità dell’aria: i valori di PM10 rilevati negli ultimi dieci giorni dalle stazioni Arpav presenti in città registrano un netto abbassamento dei livelli di concentrazione dell’inquinante, in particolare nelle zone di Mandria e Arcella dove i valori sono diminuiti. Dalle letture delle rilevazioni effettuate proprio ieri dalle centraline ambientali, alla Mandria i 175 μg/m3 riscontrati a fine gennaio sono scesi a 50. Valori che diminuiscono anche all’Arcella, scendendo da 164 μg/m3 a 52”.

PIOGGIA. Un aiuto arriva dal...cielo: "La pioggia ha sicuramente aiutato molto – prosegue l’assessore – ma la salvaguardia dell'aria, dell'ambiente, a Padova, non è certo lasciata al caso. Come Amministrazione abbiamo adottato diverse misure per contenere l’inquinamento atmosferico, tutte in linea e rispondenti alle direttive regionali ed europee: dalle limitazioni al traffico veicolare, a quelle relative agli impianti di riscaldamento. Per la sostituzione delle caldaie obsolete sono già stati stanziati 63 mila euro, esaurendo circa 70 richieste. Altri 50 mila euro sono stati messi a disposizione per gli impianti termici civili ed uffici con deliberazione dell'ultima giunta. E’ di pochi giorni fa – aggiunge Cavatton – la scelta del Comune di stanziare ulteriori 60 mila euro per incentivare i padovani ad acquistare un’auto elettrica o per la conversione dell'impianto da benzina o diesel a metano, gpl o elettrico. Pubblicheremo un bando che prevede infatti un aiuto economico, a seconda del reddito, a chiunque voglia acquistare un veicolo ecologico o rendere meno inquinante il proprio.

PIANO. Poi precisa: "Non si dimentichi che il "piano aria" del comune di Padova risulta il più aggressivo tra quelli adottati nei comuni capoluogo di provincia del Veneto. Tuttavia, se le azioni per il contenimento dell’inquinamento atmosferico non vengono condivise su larga scala – coinvolgendo, quanto meno – i comuni della cintura urbana, le stesse non possono avere che un’efficacia limitata. E’ utile ricordare – prosegue Cavatton - che il comune di Padova ha sperimentato il biglietto unico (un solo biglietto valido tutto il giorno) per le tratte di competenza (urbane), ed ha invitato la Provincia a fare altrettanto, almeno per i circuiti extraurbani maggiormente utilizzati. La provincia ha ritenuto, però, di non procedere in tal senso, vanificando così parte dell’efficacia deflattiva del traffico che il biglietto unico poteva produrre nel territorio padovano". "Dal riesame della zonizzazione del territorio elaborato dalla regione Veneto – conclude Cavatton - Padova risulta inserita, con i comuni dell’Area Metropolitana, nella superficie con maggiore densità emissiva. Pertanto tutte le azioni contro l’inquinamento atmosferico sono espressione di uno stretto presidio ambientale svolto da comune, Ulss, Arpav. Esiste poi un tavolo tecnico, il CIS - Comitato Indirizzo e Sorveglianza -, che riferisce al Ministero dell’ambiente, che affronta le problematiche ambientali con un approccio scientifico individuando eventuali criticità o emergenze. Si tratta di misure doverose, previste dall’Amministrazione comunale e dagli Enti territoriali competenti, per garantire il benessere di tutti i cittadini".

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