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Ciclabilità diffusa, happening per i doppi sensi per le biciclette sabato in via Vescovado

La rete Muovimoci a ruota libera lancia per sabato prossimo un nuovo appuntamento per la mobilità pulita: alle ore 15.30 a Padova (ritrovo all'altezza del negozio 23 dischi)

A 24 ore dall’uscita del nuovo rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente, che stima, in Europa, 467mila morti all’anno dovuti all’inquinamento atmosferico, la rete Muovimoci a ruota libera lancia per sabato prossimo un nuovo appuntamento per la mobilità pulita: alle ore 15.30 in via Vescovado a Padova (ritrovo all’altezza del negozio 23 dischi).

L'HAPPENING. La rete Muovimoci a ruota libera vede insieme le associazioni Asu, La mente comune, Legambiente, Rete studenti medi, Studenti per Udu, Presidio Wigwam, #Salvaciclisti Padova e i comitati Palestro 30elode, Cheariarespiriamo di Camin, Rete Arcella Viva. "L'obiettivo di sabato - dichiara Diego Zarrella de La Mente Comune - è quello di simulare una strada a doppio senso per le bici (anche se a senso unico per le auto), così come già succede in tante città del Nord Europa (e in Italia a Reggio Emilia e Piacenza), utilizzando cartelli del codice stradale italiano o straniero in cartone, strisce colorate, birilli, striscioni. Il tutto avverrà tra le 15.30 e le 16.30".

"CICLABILITÀ DIFFUSA". "Con l'happening - spiega Giorgia Cossu di Salvaciclisti - chiediamo la ciclabilità diffusa (doppi sensi) nella stl, in centro storico e nelle zone 30". "Via Vescovado è solo un esempio, una strada antica tra le più critiche per la convivenza di bici, auto e pedoni. Con i doppi sensi la situazione potrebbe migliorare lì come in tutto il centro, grazie ad un provvedimento legittimato dal Ministero dei Trasporti - ricorda Andrea Nicolello di Legambiente - Sono i suv a non essere adatti a strade di impianto medioevale, non certo le bici".

GLI STUDENTI. "La necessità della ciclabilità diffusa - sottolinea Alessandro Manzotti dell’Asu ed Anita Franceschi di Studenti per Udu - è particolarmente sentita dagli studenti, tra i principali utilizzatori della bicicletta, che hanno bisogno di percorsi il più possibile diretti tra le abitazioni e le sedi universitarie".

UNA PETIZIONE. "Infine - ricorda Nicola Bettiato del Ccmitato Palestro 30 e lode - per ottenere vere zone 30 a Padova (previste dal codice della strada fin dal 1992) dove ne esistono alcune ma sono scarsamente rispettate, Muovimoci a ruota libera ha lanciato una petizione. Perchè non basta mettere un cartello: per le zone 30 è necessaria la presenza di infrastrutture leggere, come panchine e giochi per bambini, e di una segnaletica specifica, dai sensi unici alle strettoie".

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