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Ozono, ancora nessun superamento della soglia di informazione: non accadeva da venti anni

La ragione dell’attenuazione dei picchi dell’ozono è, almeno in parte, da ricollegare all’instabilità meteorologica che ha caratterizzato il mese di giugno, il secondo più piovoso dal 1994, e che ha evitato fino ad oggi lunghi periodi di stabilità e caldo intenso

Fino a giovedì 9 luglio la soglia di informazione per l’ozono non è mai stata superata nelle centraline fisse della rete aria del Veneto: ad annunciarlo è l'Arpav, che sottolinea come sia un fatto sicuramente eccezionale in quanto negli ultimi 20 anni non era mai accaduto di arrivare a luglio senza superamenti di questo indicatore.

Ozono

La ragione dell’attenuazione dei picchi dell’ozono è, almeno in parte, da ricollegare all’instabilità meteorologica che ha caratterizzato il mese di giugno, il secondo più piovoso dal 1994, e che ha evitato fino ad oggi lunghi periodi di stabilità e caldo intenso, che favoriscono l’accumulo di ozono al suolo. Durante il semestre estivo, l’intensa radiazione ultravioletta e la presenza di alcune sostanze, soprattutto di origine antropica, favorisce la formazione dell’ozono nella bassa atmosfera. Questo inquinante gassoso, che raggiunge tipicamente i livelli più alti durante le ore pomeridiane della giornata, ad elevate concentrazioni ha effetti irritanti soprattutto a carico dell’apparato respiratorio.

Soglia di informazione e valore obiettivo

Il D.Lgs.155/2010 ha indicato per questo inquinante una soglia di informazione, pari a 180µg/m3 come media oraria, superata la quale è necessario informare tempestivamente la popolazione. Oltre alla soglia di informazione è stato stabilito per l’ozono il valore obiettivo per la protezione della salute umana, fissato a 120µg/m3 come massimo giornaliero della media mobile su 8 ore. Tale indicatore rende conto non dei picchi massimi orari di ozono, ma delle concentrazioni medie più alte rilevate durante la giornata. La norma prevede che, come media sui 3 anni, il numero dei giorni in cui si supera il valore obiettivo non sia maggiore di 25. Tale indicatore è generalmente molto difficile da rispettare. In prima battuta, nel 2020, si osserva, tra il primo gennaio e l'8 luglio un numero di giorni di superamento del valore obiettivo, riferito alla media delle centraline del Veneto, confrontabile con quello dello scorso anno, segno che i livelli di ozono sono comunque quelli tipici della stagione estiva, pur non mostrando picchi elevati come negli scorsi anni.

Estate

Il periodo estivo, però, è ancora lungo, e nelle prossime settimane sarà ancora possibile registrare superamenti della soglia di informazione. Se i superamenti nella stessa giornata saranno diffusi a diverse zone del Veneto, come di consueto sarà redatta un’informativa Arpav, reperibile a questo link. Le mappe di previsione delle concentrazioni di ozono nel Veneto sono invece consultabili a questo link.

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