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8 marzo, non per tutte le donne è una festa: 886 le padovane che si sono rivolte ai centri anti violenza

La fascia di donne più coinvolta è quella tra i 41 e i 50 anni (186), ma ci sono anche donne over sessanta (48) che subiscono violenze e che le denunciano

Presentate in sala Bresciani le iniziative in vista dell’otto marzo. Sono sempre più le donne che trovano il coraggio di denunciare le violenze subite rivolgendosi ai centri.

I dati della violenza sulle donne nella provincia di Padova

I dati riguardano l'intera provincia di Padova: sono 886 le donne accolte o che hanno trovato aiuto presso il centro veneto progetto donna, di cui 410 hanno figli minori, per un totale di 635 bambini coinvolti. Di questi, 299 ha assistito alla violenza nei confronti della madre. Delle 886 donne, 308 sono di Padova città, 26 di Abano Terme, 23 Albignasego e via via tutti i comuni con cifre inferiori. Sempre ragionando sulla cifra complessiva, scopriamo che 615 sono di nazionalità italiana, mentre 208 di nazionalità straniera: rumene in primis con 35 casi, a seguire donne di origine marocchina con 30. La fascia più coinvolta è quella tra i 41 e i 50 anni (186), ma ci sono anche donne over sessanta (48) che subiscono violenze e che le denunciano. Diversificato il grado di istruzione delle 886 donne:  la maggior parte è in possesso di diploma superiore o laurea.

La conferenza stampa

Con l'assessore Marta Nalin presenti Patrizia Zantedeschi, presidente centro veneto progetti donna, Viviana Piovesan della croce rossa italiana e Alice Zorzan del Gruppo R. Sottolinea l'assessore: “E’ una giornata importante, quella dell’otto marzo,  per riflettere sulle discriminazioni che in tutti gli ambiti della vita coinvolgono le donne. Una forte discriminazione c’è sul lavoro, inteso sia come tasso di occupazione che come qualità e quantità. Sono tanti le difficoltà che ancora oggi le donne devono affrontare. Ed è poi ancora difficile ottenere l’applicazione della legge 194”.

Diversi gli appuntamenti

"Sarà una giornata, quella dell'otto, con diverse iniziative, ma non ci siamo fermati solo a quella data. I primi di febbraio infatti ci siamo ritrovate con le associazioni e le realtà che si occupano di violenza sulle donne per confrontarci e anche per stilare un calendario di iniziative. Quindi ci saranno momenti che vanno al di là della data dell’otto marzo, con iniziative distribuite durante tutto il corso dell’anno. Il 25 novembre ad esempio ci sarà una mostra con un’asta delle opere esposte per finanziare i progetti di contrasto alla violenza”. L’otto marzo si conclude anche l’iniziativa di depositare una scatola in luoghi del comune all’interno della quale le donne possono raccontare le loro drammatiche esperienze che saranno poi lette alle 18 proprio di fronte al municipio.

I progetti finanziati dal comune

“Il comune - spiega ancora l'assessore - ha finanziato tre progetti, il primo si chiama Lotto per tutte, poi il progetto di comunicazione “Seconde a nessuno”, dedicato a donne accolte in strutture di accoglienza e poi un progetto che riguarda direttamente gli uomini maltrattanti: sette nel 2016, ventotto nel 2017 sono gli uomini maltrattanti che si sono rivolti ai centri anti violenza e in molti casi sono proprio spinti dalle compagne. Dopo un percorso di cinque colloqui motivazionali seguono incontri di gruppo a cadenza settimanale. Spesso al termine del ciclo gli uomini coinvolti chiedono di poter continuare il percorso e di continuare ad essere seguiti”.

Anche il comune di Padova aderisce al patto dei comuni

L’otto marzo contemporaneamente la firma di sindaci d’italia che hanno aderito al patto dei comuni contro la violenza di genere proposto dal comune di milano, a cui hanno aderito Napoli, Firenze, Napoli e tante altre città, tra cui anche Padova. “Questi comuni – spiega l’assessore Nalin -  si impegnano a costruire una rete di contrasto alla violenza e per favorire alle politiche di genere con azioni che si ispirano alle quattro “P” della convenzione di Istanbul: prevenzione, protezione della vittime, il perseguimento dei colpevoli e l’attuazione di politiche integrate”.

Donne ai musei gratis

Iniziativa congiunta con l’assessorato alla cultura, per la giornata dell'otto marzo, con l’ingresso gratuito a tutte le donne.

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