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L'ambientalista e consigliere di Monselice, Francesco Miazzi, nelle liste de Il Veneto che Vogliamo

«Il Veneto che Vogliamo -Lorenzoni Presidente frutto di un percorso civico e partecipato, che ha prodotto un programma attento al sociale, alla scuola e alla formazione, alla difesa dell’ambiente e ai diritti delle persone»

Era un appello molto semplice ed essenziale quello lanciato da alcuni cittadini: «Crediamo sia importante che i nostri territori abbiano una rappresentanza qualificata e radicata. Le emergenze ambientali e sanitarie, le criticità sociali e l'affermazione dei diritti delle persone, richiedono la presenza nelle istituzioni di persone motivate e di provata esperienza. Per questo motivo auspichiamo che Francesco Miazzi sia candidato nelle liste de "Il Veneto che vogliamo" per le prossime elezioni regionali del Veneto». In 5 giorni l’appello ha raccolto più di 500 adesioni.

Adesioni

«Queste adesioni rappresentano un segnale importante  – dichiara Francesco Miazzi – danno lo stimolo giusto per affrontare una competizione elettorale difficile, dove comunque continueremo a parlare alla testa e non alla pancia degli elettori.  In questi due mesi cercheremo di smontare il racconto edulcorato che il Presidente scadente Luca Zaia, ogni giorno propina attraverso le sue conferenze stampa. Noi parleremo del Veneto reale, dove i giovani fuggono alla ricerca di un lavoro, dove il livello di povertà interessa centinaia di migliaia di persone, dove la mafia è ormai penetrata in tutti i gangli della società, dove gli scandali del Mose e delle banche Venete rappresentano solo la punta di un iceberg, dove i livelli d’inquinamento hanno compromesso l’aria, l’acqua e il suolo, dove il livello di cementificazione non trova pari in Italia e in Europa, dove paghiamo continuamente gli effetti dei tagli alla sanità pubblica».

Il Veneto che Vogliamo

«Il Veneto che Vogliamo - Lorenzoni Presidente – continua Miazzi – è frutto di un percorso civico e partecipato, che ha prodotto un programma ricco e articolato, attento al sociale, alla scuola e alla formazione, alla difesa dell’ambiente e ai diritti delle persone, che fornisce le proposte per rendere la nostra Regione protagonista della conversione ecologica delle produzioni, capace di valorizzare l’immenso patrimonio artistico e ambientale, in grado di valorizzare il volontariato e i percorsi solidali, promotore di un processo dove l’autonomia non si trasforma in un centralismo veneziano ma si articola attraverso un federalismo municipalista”. Conclude Miazzi: «Ai candidati e a tutti gli attivisti, spetta il compito di spiegare e confrontarsi su questi aspetti, poi, alle prossime elezioni regionali del 20 e 21 settembre, saranno i cittadini col loro voto a decidere il futuro per il nostro Veneto e da quali persone vorranno essere rappresentate».

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