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Anche Sinistra Italiana – Padova ha deciso di sostenere il “Coordinamento provinciale inquiline e inquilini case popolari” 

La scelta politica della Regione Veneto di voler regolamentare l’assegnazione degli alloggi e di promuovere un’idea distorta di “giustizia sociale”, si sta invece dimostrando un provvedimento anticostituzionale sotto il profilo legislativo , iniquo, lesivo della dignità della persona

Sinistra Italiana – Padova ha deciso di sostenere il “Coordinamento provinciale inquiline e inquilini case popolari” che stanno protestando contro l'attuazione della legge regionale 39/2017 sul ricalcolo dei canoni di locazione delle unità abitative A.T.E.R., azione amministrativa che nella sola provincia di Padova riguarda 9mila nuclei familiari. Un ricalcolo che, in base all’ISEE ERP così introdotto, arriva in alcuni casi a quadruplicare il canone, o nel peggiore dei casi, allo sfratto a 24 mesi dalla raccomandata.

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«È grave innanzitutto - spiegano i responsabili del partito - che l’azienda territoriale stia procedendo con l'alienazione del patrimonio immobiliare pubblico per trarne profitto, quando i singoli cittadini in primis ma anche le associazioni attive nel sociale chiedono a gran voce che tutti questi spazi vuoti tornino a piena disposizione di chi ha contribuito nei decenni passati a costituire questo patrimonio. La scelta politica della Regione Veneto di voler regolamentare l’assegnazione degli alloggi e di promuovere un’idea distorta di “giustizia sociale”, si sta invece dimostrando un provvedimento anticostituzionale sotto il profilo legislativo (ex art. 3), iniquo, lesivo della dignità della persona, proposto da una Giunta regionale che sta gestendo la cosa pubblica (ambiente, sanità, welfare) speculando sul ceto popolare e spingendo in ogni ambito a favore del privato. Con il pretesto di voler scovare i cosiddetti “furbetti”, la giunta Zaia sta speculando sul risparmio improduttivo come se fosse un’aggravante della condizione degli inquilini con reddito sociale o diversamente svantaggiati. La nostra battaglia è per un allargamento dei diritti in senso inclusivo, non all’innesco di una battaglia tra poveri, mentre la Regione se ne sta a guardare: lo dimostra un recente caso portato alla nostra attenzione di un’inquilina A.T.E.R. aggredita nel quartiere Torre mentre stava volantinando a sostegno della campagna d’informazione. Sinistra Italiana infine non ha potuto non considerare lo sgombero di “Casetta Berta” – sita in alloggio A.T.E.R., che stava diventando un punto di riferimento per gli abitanti grazie alle attività che stava svolgendo nel quartiere – una rappresaglia, non solo contro un luogo simbolo ma soprattutto contro un presidio di cittadini e attivisti che in questi ultimi mesi si stava mobilitando a sostegno degli inquilini degli alloggi popolari. Il Comune di Padova si è già mosso chiedendo alla Regione il ritiro della legge 39/2017, e in questa direzione Sinistra Italiana auspica che si muovano tutti i comuni interessati da questa ennesima ferita per il Veneto».   

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