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Bando Periferie, finalmente l'annuncio: «Accordo con il Governo, salvi 1.6 miliardi»

Giordani: «Questa non è una concessione generosa del Governo ma frutto di mesi di lavoro in cui tutti i sindaci coinvolti hanno battuto i pugni sul tavolo per veder riconosciuti i diritti dei loro territori»

"Abbiamo ricucito le relazioni con il governo perchè - ha spiegato il presidente dell'Anci al termine della Conferenza Unificata, dove è stata finalmente raggiunta la sospirata intesa  - abbiamo vinto una battaglia che non era dei sindaci, ma era per i diritti dei cittadini. La battaglia non l'hanno condotta soltanto i sindaci ma milioni di cittadini, quelli che vivono nelle periferie, ai quali avevamo promesso un'operazione di ricucitura urbanistica e sociale che forse non avevano mai avuto". Decaro ha anche aggiunto: «Abbiamo convinto il governo a tornare indietro, a mettere nuovamente a disposizione le risorse, non si fermeranno nè la progettazione nè i lavori. I fondi sono gli stessi che ci sono sempre stati, un miliardo e 600 milioni, e vengono solamente distribuiti nei prossimi due anni; ci saranno anche i rimborsi di tutte le spese sostenute. In questa maniera possiamo completare gli interventi che erano stati previsti dal bando periferie».

Giordani

Poco dopo l'annuncio arrivano anche le parole di Giordani: «Una cosa è chiara, questa non è una concessione generosa del Governo ma il frutto di mesi di lavoro in cui tutti i sindaci coinvolti hanno battuto i pugni sul tavolo per veder riconosciuti i diritti dei loro territori e delle loro comunità. Senza questa azione e senza la solidarietà che trasversalmente questa battaglia ha raccolto nelle categorie economiche e nella società civile oggi saremmo qui a parlare di come Roma aveva tagliato con un tratto di penna 28 milioni di euro per Padova. Voglio anche ringraziare il presidente di ANCI Antonio Decaro, per il grande impegno e lavoro che ha svolto in queste settimane. Dopo mesi di mobilitazione dei Sindaci finalmente un risultato di compromesso che ci complicherà la vita da un punto di vista del carico di lavoro per la burocrazia, ma almeno dovrebbe salvare i progetti e consentirci di partire presto con i cantieri. Ora l’attenzione resta alta, e se ci saranno altre sorprese, anche io, con gli altri sindaci sono certamente pronto a proteste eclatanti alla prossima assemblea di Anci Nazionale la settimana prossima. Come ho sempre detto ai nostri cittadini, avrei fatto di tutto per difendere Padova e oggi sono felice che questo sforzo in cui tra gli altri la faccia l’ho messa anche io abbia riportato a casa nostra i soldi, nostri, per tanti progetti che rilanceranno la città».

Tecnici

Poi il sindaco sottolinea ancora una volta il lavoro svolto: «Ci siamo mossi bene con i nostri tecnici, portandoci a uno stato avanzatissimo sui tanti progetti che addirittura abbiamo messo in gara. A Padova siamo ad uno stato così avanzato che in caso di una causa al Governo, che eravamo pronti a fare, l’Esecutivo avrebbe avuto più di qualche grattacapo nel trovare ragioni plausibili di un taglio arbitrario come quello effettuato. Adesso molte gare risultano sospese (e non revocate) da qualche giorno, per nostra precisa scelta strategica, dato che in vigore c’è ancora la norma taglia fondi votata dalla maggioranza alla Camera e al Senato. Abbiamo però studiato lo strumento sospensivo proprio perché fosse revocabile in caso di novità e se, come credo e spero, questo accordo diventerà presto concreto, siamo pronti a revocare la sospensione e procedere spediti con gare, affidamenti, cantieri. Insomma una buona notizia per Padova e un altra dimostrazione di come la nostra Giunta quando si tratta di difendere il territorio bada ai fatti e non guarda in faccia a nessuno».

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