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Aumento dei pedaggi autostradali Luca Zaia: "Le soluzioni ci sono"

Il governatore veneto sul rincaro dal 1° gennaio della Mestre-Padova: "Il problema deriva da una concessione anomala di 23 anni: raddoppiandone il numero, riusciremmo anche a diluire il peso del pedaggio"

"Paghiamo talmente tante tasse, che dovremmo poter usufruire gratuitamente delle nostre strade". Così è intervenuto il governatore del Veneto, Luca Zaia, sul dolente tema dell'aumento delle tariffe autostradali entrato in vigore dal 1° gennaio. "Si tratta di un problema, come altri, che ho ereditato e che cerco di affrontare giorno dopo giorno - ha ricordato quindi Zaia - Quando si realizzò il passante, per far evitare, come volevano tutti, al traffico di attraversamento la tangenziale di Mestre, il pedaggio Mestre-Padova era di 2,20 euro, oggi che il passante è realizzato, con più di 30 chilometri di gratuità, è a 2,80 euro. Il problema deriva da una concessione anomala di 23 anni: raddoppiandone il numero, riusciremmo anche a diluire il peso del pedaggio".

TRENI E STRADE, LA SOLUZIONE C'È. Del resto, precisa il presidente, "dal primo giorno chiediamo che questa situazione atipica sia normalizzata, anche perché vige nei confronti di un concessionario pubblico: che ci diano le strade e che i soldi restino nelle tasche dei Veneti". Zaia, quindi, attacca le opposizioni: "Le lezioni su come gestire le autostrade le vadano a fare da un'altra parte. Parlando da ex ministro, affermo con convinzione che il Governo può tutto: può restituirci le autostrade, in modo che le paghiamo noi e le diamo gratis ai cittadini, ma anche triplicare o decuplicare i treni, eliminare Trenitalia o permetterci di avere una società personalizzata di gestione delle ferrovie".

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