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Autovelox, minoranza all’attacco del sindaco Cavazzana. Bazzarello: «Serve a fare cassa»

Il consigliere di FdI: «Chiediamo al Prefetto di fare chiarezza revocando il decreto autorizzativo e al Sindaco». Cavazzana: «E' vero che con quell'autovelox abbiamo fatto 9000 sanzioni in tre mesi, ma non meno di 4milioni di veicoli transitano per Tribano, ogni anno»

«Il Sindaco ha detto di averlo installato per fare prevenzione ma a dicembre 2023 nel bilancio di previsione 2024 del Comune ha inserito 1 milione di euro nel capitolo delle violazioni del codice della strada. Una cifra importante per un Comune come Tribano che era abituato ad avere 10 mila euro di sanzioni all’anno (bilancio di previsione anno 2022)», attacca Roberto Bazzarello Consigliere Comunale Capogruppo di Fratelli d'Italia nel Comune di Tribano. Il tema delle multe è di grande attualità da diversi mesi. Il caso Cadoneghe, le migliaia di multe, i sabotaggi ai dispositivi, Fleximan e tutto quello che si vede e legge da settimane hanno fatto 

«In fase di autorizzazione all’installazione, la Prefettura aveva considerato poco rilevanti il numero degli incidenti forniti allora dal Comune, chiedendo di integrare la richiesta con un’analisi più accurata riguardante l’incidentalità dell’ultimo quinquennio. Il Sindaco Massimo Cavazzana, con propria lettera firmata digitalmente, aveva inviato il numero degli incidenti dal 2016 al 2020 che fedelmente riportiamo di seguito: 22 incidenti, 0 morti e 35 feriti. Nelle scorse settimane abbiamo chiesto i dati all’Ufficio di Statistica della Regione del Veneto e abbiamo scoperto che gli incidenti dal 2016 al 2020 sono stati 10, 0 morti e 19 feriti. I dati forniti dal Sindaco alla Prefettura, quindi, non corrispondono a quelli confermati dalla Regione. Il Sindaco Cavazzana ha fornito alla Prefettura un numero di incidenti superiore al 50% rispetto a quelli reali e questo fatto, che riteniamo grave, potrebbe aver alterato il giudizio e le conclusioni della Prefettura», attacca Bazzarello. 

«Sottolineiamo ancora che i dati si riferiscono a tutto il tratto di strada nel territorio del Comune di Tribano e non solo al punto in cui è stato installato l’autovelox come richiesto dalla Prefettura. I dati testimoniano anche che non ci sono mai stati morti nello stesso tratto di strada, così abbiamo deciso di inviare un esposto alla Prefettura per chiedere la revoca dell’autorizzazione dell’autovelox», continua Bazzarello. «Alla luce di quanto esposto sopra ci chiediamo e chiediamo al Prefetto e ai cittadini se sia ancora giustificata l’istallazione di postazioni di autovelox in un tratto di strada con un tasso di incidentalità così basso, dove non ci sono mai stati incidenti mortali, dove il Comune ha diminuito il limite di velocità e inserito 1 milione di euro nel bilancio di previsione. Questo fa pensare al comune che vuole fare cassa con l’autovelox», attacca il consigliere. «Chiediamo al Prefetto di fare chiarezza revocando il decreto autorizzativo e al Sindaco di venire in Consiglio Comunale e, con una variazione di bilancio, togliere il milione di euro dal capitolo delle multe rinunciando per sempre ad a reinstallare l’autovelox, stante queste condizioni», conclude Bazzarello. 

Il sindaco Cavazzana ha intenzione di far nuovamente installare l'autovelox e spiega perché: «Toglierli vuol dire dare il via libera a quelli che vogliono correre. Però questa discussione sulla legittimità e sulla efficacia di questi dispositivi va fatta, perché seppur rimettendoli c'è chi continuerebbe ad andare a grande velocità, non può andare bene guidare al doppio della velocità consentita senza neppure cercare di impedirlo, di limitarlo». Il primo cittadino sposta la questione: «Questa può essere una occasione per trovare un equilibrio, definiamo piuttosto cosa si può fare. In Italia si parla di sicurezza in ogni ambito e poi invece, per quanto riguarda la guida, perché una volta presa la patente non c'è più nulla. Nessun un corso di aggiornamento è previsto per gli automobilisti dopo aver conseguito il permesso di guida». Il sindaco racconta un episodio accaduto nei pochi mesi in cui è attivo l'autovelox. «Abbiamo intercettato un'auto che correva a 157 kmh. Il giorno dopo sono venuti i genitori anziani che hanno non solo pagato la multa ma si sono presi la colpa. La madre ha di fatto perso i punti, il figlio poco dopo era alla guida. Non mi pare neppure questo giusto e sensato».

Cavazzana dice che nessuno si aspettava l'indotto che ha procurato: «E' vero che con quell'autovelox abbiamo fatto 9000 sanzioni in tre mesi, ma non meno di 4milioni di veicoli transitano per Tribano, attraverso monselice mare, ogni anno. 190mila mezzi al mese passano da qui». Cavazzana vuole andare al di là delle vicende comunali e di fatto fa una proposta da discutere con gli organi che hanno competenza sull'argomento, compresi i primi cittadini però. «Il il 35% dei morti in Italia sono in strada. Che bisogna fare qualcosa è chiaro. Noi prima di mettere l'autovelox abbiamo fatto due rotonde in modo da costringere a ridurre la velocità oltre che rendere più fluida la mobilità. Qualcosa bisogna fare».

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