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Autovelox, il viceministro Bignami: «No alla giustizia fai da te, ma va risolta una contraddizione»

«I comuni prevedono ogni anno le entrate extratributarie, cioè quelle che non dovrebbero comportare un equilibrio di bilancio e che sono largamente composte dalle sanzioni del codice della strada, come voce stabile per far equilibrare i conti», ha dichiarato viceministro delle infrastrutture e dei trasporti

«Secondo me è molto grave anche la celebrazione che riceve, perché possono piacere o non piacere, ma le norme se ci sono vanno rispettare, questo vale per tutto. Inoltre questo comportamento è gravemente contrario alla legge, si rischiano anche delle conseguenze legali non irrilevanti». La premessa è quella che ci si aspetta da un viceministro, delle Infrastrutture e dei Trasporti in questo caso. Equilibrata, ma che va a ricordare i punti fermi da cui bisogna partire: le regole che vanno rispettate. Poi però è tutto fuorché banale il ragionamento che fa, Galeazzo Bignami, ai microfoni di Radio24, e che probailmente farà storcere il naso a tanti amministratori. Il tema caldo del giorno dopotutto è Fleximan, questa entità misteriosa che potrebbe essere qualsiasi cosa: una persona sola, una banda, una rete di persone, gente che si emula a vicenda scatenando questo fenomeno dello sradicamento dell'autovelox. Con esplosivi o più spesso utilizzando un flessibile, da qui il nome da superoe.

«Poi è chiaro che c'è un problema di ragionevolezza, ma non è che con una giustizia fai da te si può porre il problema», dichiara consapevole che a far diventare la questione multe ai cittadini una faccenda politica ha contribuito non poco il caso Fleximan. «I comuni prevedono ogni anno le entrate extratributarie, cioè quelle che non dovrebbero comportare un equilibrio di bilancio e che sono largamente composte dalle sanzioni del codice della strada, come voce stabile per far equilibrare i conti. Tra l'altro violando anche una disposizione di legge per i quali questi introiti per la metà dovrebbero reinvestiti in sicurezza stradale. Questo è la dimostrazione di una ipocrisia di fondo: se io stabilisco il 10, il 15 per cento delle voci di bilancio anno per anno, di fatto do per assunto che le violazioni ci saranno, e quindi dico che gli strumenti che sto adottando sono destinati a fallire, il che è una contraddizione», dichiara il viceministro. «Sugli autovelox attendiamo come cittadini un provvedimento che disciplini e dettagli i requisiti che devono porre questi strumenti. Da 13 anni questo decreto attuativo manca e nelle prossime settimane lo emaneremo proprio perché il buonsenso deve essere proprio ispiratore di qualsiasi tipo di installazione. Sarà una misura restrittiva nei confronti degli autovelox posti dove non ha senso porli. Noi crediamo che devono essere necessariamente correlate alla presenza di fenomeni che devono essere contrastati, e non magari su percorsi a lunga percorrenza dove non c'è un ricorrere di incidenti che non ne giustificano la presenza». ha detto Galeazzo Bignami, Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti.

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