Visita al magazzino della multinazionale a Vigonza, Bersani "Amazon sì, ma non così"
I candidati di Liberi e Uguali si sono recati sul posto per verificare le condizioni dei lavoratori
Sono stati a visitare il magazzino di Amazon a Vigonza, i candidati in Veneto della lista Liberi e Uguali. Bersani, Zanonato e Miazzi sono andati alla sede della multinazionael con l'intento di appurare quelle che sono le condizioni dei lavoratori impiegati nel magazzino. "L'attività umana - evidenzia Bersani - non è il pezzo di una tecnologia. Il lavoro non è solo il mezzo per mantentere una famiglia, è anche dignità. Bisogna mettere un alt a dei sistemi che non vanno. E non c'è solo Amazon, basti pensare al settore della logistica. Si arriva a dei livelli di abbruttimento e di disgregazione del lavoro. Le tecnologie stanno cambiando il lavoro che è ricattato e questo è inaccettabile. Ci vogliono delle norme chiare. Limitare la politica del subappalto, delle finte cooperative o s.r.l.. Bisogna ridiscutere tutto. Vogliamo considerare che ci deve essere un limite a questo?".
Niente insegna
Anche Flavio Zanonato concorda sul fatto che le condizioni dei lavoratori sono peggiorate in maniera tremenda in questi ultimi dieci anni. "I lavoratori impiegati a Vigonza, non so se per una direttiva imposta dalla dirigenza o se per scelta, hanno paura a parlare della loro condizione. Ci si dimentica che esistono anche i diritti dei lavoratori". Anche Miazzi è sulla stessa lunghezza d'onda. "Quando parliamo di salute ci riferiamo anche a questo. Ha detto bene Bersani, non si può pensare che lavorare in queste condizioni non gravi poi sulle persone. In maniera negativa, si intende".