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Bicipolitana, 168 km di itinerari ciclabili a Padova: l’obiettivo è arrivare a quota 300

Approvato in Giunta il Bici masterplan 2018-2022, che istituisce la “bicipolitana” padovana con tutte le osservazioni pervenute dai cittadini

Il Piano della ciclabilità è stato redatto su mandato dell’Amministrazione Comunale alla fine del 2017, con la costituzione di un gruppo di lavoro intersettoriale costituito da persone appartenenti ai settori Lavori Pubblici, Urbanistica (servizio Mobilità), Polizia Locale, la segreteria del vicesindaco Lorenzoni e due esperti dell’argomento appartenenti alle associazioni Legambiente e FIAB. Già approvato in via provvisoria a inizio anno, è stato oggetto in questi mesi di osservazioni da parte di cittadini e associazioni. La Giunta ha ora approvato la versione definitiva che approderà in Consiglio Comunale.

Osservazioni

Trattandosi di osservazioni in gran parte articolate e complesse, è stata redatta una relazione, denominata “Osservazioni e Controdeduzioni”, nella quale dopo un’analisi tecnica sono state sintetizzate e ricondotte a un elenco sintetico di 21, di cui 4 sono state accolte, 15 parzialmente accolte e 2 respinte. Sono state illustrate e discusse in tre incontri della V Commissione Consiliare “Politiche del territorio, ambiente e infrastrutture”, presieduta dal consigliere Antonio Foresta.
Il piano contiene, accanto a un’analisi dello stato di fatto delle piste ciclabili e dei flussi (compiuta anche attraverso il rilevamento di passaggi in bicicletta in diversi punti della città e la diffusione di un questionario online), un piano di interventi per il potenziamento, il completamento e la messa in sicurezza degli itinerari ciclistici e lo sviluppo della ciclabilità diffusa.
Vengono infatti da un lato individuati i 17 principali itinerari del sistema “bicipolitana”, dall’altro alcuni accorgimenti per favorire l’uso della bicicletta nel centro storico e nella zone residenziali.

Bici masterplan

Nel Bici masterplan, che si collega al quadro d’insieme del Piano urbano della mobilità sostenibile, sono presenti le norme tecniche per una corretta realizzazione degli interventi infrastrutturali, tenendo conto anche della presenza della bicicletta. Vengono indicate nel dettaglio soluzioni specifiche per le biciclette, in relazione agli eventuali conflitti con pedoni e veicoli a motore, e sono proposte delle schede tematiche dove sono rappresentate alcune realizzazioni e gli ambiti di applicazione. «Questo passaggio è fondamentale, un nuovo traguardo e un punto di partenza - spiega il vicesindaco Arturo Lorenzoni – Ora manca solo l’approvazione del Consiglio Comunale e poi potremo finalmente iniziare a realizzare in città un’infrastruttura di mobilità ciclabile strategica. Un lavoro lungo e partecipato, che si è servito del fondamentale apporto dei tecnici del nostro settore e delle principali associazioni attive sulla ciclabilità in città. Un lavoro che va a costruire le solide basi sulle quali dovranno svilupparsi, nei prossimi anni, tutti gli interventi ciclabili. Abbiamo ancora molte questioni da affrontare, come il nodo del transito a doppio senso in centro storico, ma la nostra città sta piano piano acquisendo grande consapevolezza su questi temi, sono convinto presto saranno gli stessi cittadini a rendersi conto dell’importanza di queste questioni».

168km ciclabili

Padova offre oggi 168 km di itinerari ciclabili, l’obiettivo è estendere a 300, sviluppando e favorendo anche i collegamenti ciclabili con i comuni contermini. «Per raggiungere l’obiettivo servirà tempo e dovremmo attivarci per reperire molte risorse, ma la ciclabilità è una delle questioni che voglio siano al centro nei prossimi anni di mandato.” prosegue il vicesindaco “Il costo del nostro Bici Masterplan è di circa 22 milioni di Euro e risulta quindi evidente come non potremo realizzarlo tutto nel breve periodo ma dovremo impegnarci per reperire fondi europei, regionali e ministeriali. La realizzazione di tutto il piano dipende da scelte strategiche e possibilità finanziarie, ma con questo lavoro abbiamo indicato un piano di lavoro e investimenti, oltre ad aver dato delle priorità selezionando i luoghi e le situazioni su cui iniziare a intervenire. Dovremo riorganizzare l’itinerario esistente per renderlo più performante e allo stesso tempo iniziare a realizzare i tratti mancanti, nell’ottica di riuscire, un passo alla volta, a costruire un’infrastruttura ciclabile degna della nostra città e della sensibilità che i cittadini hanno verso la mobilità sostenibile e soprattutto ciclabile».

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