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Striscioni per Primo Carnera e Pietro Taricone

Iniziativa di CasaPound Italia Padova

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

CasaPound Italia ha voluto ricordare, attraverso l'affissione di striscioni in tutta Italia, le figure di Primo Carnera e Pietro Taricone. Anche a Padova, dove gli striscioni sono stati affissi presso la Curva Boston e in via del Plebiscito.

"29/06/1967 Onore a Primo Carnera campione del mondo in camicia nera".

A 46 anni dalla morte, CasaPound Italia Padova ricorda con uno striscione il grande pugile di Sequals, unico italiano campione del mondo dei pesi massimi, che da detentore del titolo, il 22 ottobre del 1933, combatté a Roma rifiutando il compenso e indossando la camicia nera.

''Nell'anniversario della sua morte (29 giugno 1967) e della vittoria del titolo mondiale (29 giugno 1933), vogliamo rendere omaggio a Primo Carnera - spiega Alessio Tarani, Responsabile provinciale di CasaPound Italia Padova - e ricordare non solo il pugile, l'atleta, ma anche l'Uomo Carnera, con i suoi ideali e la sua umiltà di persona semplice nata nella povertà più assoluta e riscattatasi socialmente e umanamente con le proprie forze e grazie alla nobile arte. Per noi Carnera sarà sempre un esempio di valore sportivo e umano a dispetto di quell'Italia antifascista che da vivo lo ha sminuito e offeso e ora, da morto, cerca timidamente di riabilitarlo come pugile di valore''.

''Vola in alto e fissa il sole. Pietro sempre con noi''.

A tre anni dalla morte di Pietro Taricone, CasaPound Italia ricorda invece cosi' l'attore scomparso, con striscioni affissi nella notte in una cinquantina di piccole e grandi città italiane, tra cui appunto Padova, firmati con la tartaruga frecciata e l'artiglio di Istinto rapace, il gruppo di paracadutismo sportivo che proprio Taricone aveva tenuto a battesimo nel 2010, pochi mesi prima dell'incidente di volo che gli è costato la vita.

''Mai soprannome fu più giusto di quello che si era conquistato Pietro - spiega sempre Tarani - 'O' guerriero' lo chiamavano, e Pietro lo era. Un guerriero della vita che ha saputo affrontare le esperienze più diverse con lo stesso coraggio, lo stesso entusiasmo sfrontato e la stessa tenacia con cui CasaPound si pone di fronte a tutte le sfide. Pietro era uno di noi per attitudine esistenziale prima ancora che per scelta ed è la sua capacità di fare, la sua semplicità e la sua gioia di vivere che anche quest'anno vogliamo ricordare perché sia d'esempio a tutti coloro che temono la vita invece di dominarla con il sorriso del puro''.

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