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Passa il regolamento anti-kebab, ma Forza Italia si divide in Consiglio: metà vota no

I consiglieri azzurri Carlo Pasqualetto e Manuel Bianzale hanno definito "illiberali" le misure, votando contro il provvedimento presentato dalla collega di partito Eleonora Mosco

È passato - con 17 voti favorevoli, 12 contrari, 2 astenuti (Giuliano Altavilla del Movimento 5 Stelle e Jacopo Silva di Rossi per Padova) - il nuovo regolamento - cosiddetto "anti-kebab" - che vincola eventuali nuove aperture in centro di attività artigianali e commerciali del settore alimentare a mettere in vendita prodotti almeno per il 60% appartenenti alla filiera veneta o comunque "tipici del territorio e della tradizione storico culturale della città di Padova e della Regione Veneto". Ma, se il provvedimento a difesa del patrimonio nostrano ha superato lo scoglio del consiglio comunale, altrettanto non si può dire della ormai insanabile spaccatura tra Forza Italia a amministrazione bitonciana. Lunedì, in aula, proprio contro le misure anti-kebab, presentate, tra l'altro, dalla vicesindaco forzista Eleonora Mosco, si sono schierati i suoi stessi colleghi di partito, i consiglieri Carlo Pasqualetto e Manuel Bianzale, definendo "illiberali" le misure al voto, e schierandosi, quindi, apertamente contro la maggioranza con la quale sono stati eletti. Attirandosi i fischi e gli insulti di parte del pubblico.

BITONCI. "Io guardo sempre ai risultati - ha commentato quanto accaduto in consiglio, il sindaco Massimo Bitonci - negli ultimi due anni e mezzo, il consiglio comunale ha sempre votato favorevolmente a tutte le delibere, e lo ha fatto anche ieri, approvando quattro delibere importanti, con più verde e meno cemento per la città, più opere pubbliche, 1,2 milioni di euro in più per il sociale e un regolamento che difende i prodotti tipici in centro storico, quindi questa maggioranza continua ad andare avanti".

MOSCO. "Tuteliamo il centro, il suo patrimonio storico e architettonico, e la tipicità del nostro territorio - ha dichiarato il vicesindaco di Forza Italia in merito al regolamento da lei stessa presentato in sede di consiglio - grazie ai consiglieri di Forza Italia Enrico Turrin e Nicola Lodi per aver votato in difformità rispetto al capogruppo di Forza Italia che ha votato un provvedimento importante sul commercio contro questa amministrazione e insieme al Partito Democratico che per 18 anni ha rovinato questa città e che oggi rinasce con i provvedimenti, come quello di oggi, portato dalla sottoscritta, collega di partito prima che vicesindaco di Forza Italia a tutela della nostra città e della nostra identità".

BERNO. "Ho molto apprezzato - pur con appartenenze diverse - l'intervento dei colleghi di Forza Italia Bianzale e Pasqualetto che hanno preso nettamente le distanze e votato contro la delibera di stampo bitonciano del più becero leghismo ideologico (delibera cosiddetta Anti kebab) che assomiglia tristemente nell'approccio all' ordinanza anti-ebola di qualche tempo fa - ha dichiarato il consigliere Gianni Berno (Pd) - questo povero sindaco ripropone a Padova le azioni già attuate a Cittadella e il suo programma ha dichiarato stasera (lunedì, ndr) essere quello di riportare il modello dei borghi di Cittadella a Padova. Bene che due colleghi di Forza Italia abbiano avuto la lucidità e la determinazione di smarcarsi da un delirio illiberale e fuori dalla storia che non appartiene certamente alle idee e alla tradizione forzista. Certo che far presentare questa delibera alla Mosco che ha il coraggio di dichiararsi ancora di Forza Italia è davvero qualcosa di penoso".

STUDENTI E PLEBISCITO. Lunedì, in aula, si è presentata anche una delegazione di studenti (Rete degli Studenti Medi Padova e Studenti Per Udu Padova) per una protesta silenziosa contro l'amministrazione di Bitonci. Presenti anche le due fazioni di favorevoli e contrari allo stadio Plebiscito. I cittadini per il "no" si sono presentati armati di fiori per sostenere la mozione per fermare lo spostamento delle partite del Calcio Padova al Plebiscito su cui a luglio erano state raccolte oltre 1140 firme: "Su proposta del consigliere Favero, la maggioranza ha deciso di non discutere la mozione perchè in questi giorni si sta presentando un'altra mozione per il sì allo stadio. Le firme raccolte per il no aspettano da tre mesi; ora ci dicono che ci saranno delle firme per il sì (non ancora presentate). E si pretende che le due cose vadano discusse assieme. Sembra assurdo, ma questo è il concetto di democrazia con cui questa città viene governata".

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