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Coronavirus, tra preoccupazioni e speranze: i commenti dopo la conferenza dei sindaci

Girandola di reazioni differenti al termine dell'incontro tra l'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin e 90 sindaci del territorio padovano a Palazzo Santo Stefano

«L'ospedale di Schiavonia riaprirà il 7 marzo con la normale attività tornando gradualmente operativo». Sono le parole di Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità della Regione del Veneto, che nel tardo pomeriggio di martedì 3 marzo ha convocato tutti i sindaci del territorio padovano a Palazzo Santo Stefano.

Riunione Sindaci Provincia 2-2-2

Manuela Lanzarin

Aggiunge Manuela Lanzarin al termine della conferenza dei sindaci (90 presenti su 101), durata poco più di due ore: «All’Ospedale di Schiavonia è stata individuata un'area, dove abitualmente è collocata la chirurgia diurna, con 50 posti letto per un’eventuale emergenza. La caratteristica di quest’area è quella di avere impianti sezionabili, isolabili da tutto il resto anche a livello tecnico, oltre a essere facilmente raggiungibile dall’esterno con percorso dedicato e separato. Analoghi modelli li stiamo pensando per altri ospedali. Ringrazio tutti i medici, operatori, personale sanitario ma anche i sindaci e gli amministratori locali. In situazioni come questa non siamo stati sempre perfetti, qualche informazione può essere arrivata non tempestivamente come avrebbe dovuto, ma non eravamo preparati a un’emergenza simile. Tutto il sistema sanitario veneto sta tenendo molto bene e i numeri lo dimostrano. Non possiamo ancora permetterci di stare sereni e tranquilli, ma le azioni messe in campo ci stanno dicendo che la strada è quella giusta. Il Governo chiede che venga predisposto un piano strategico e logistico nel caso in cui il virus possa espandersi nuovamente. Stiamo organizzando dei moduli emergenziali che ci tutelino per arrivare ad avere 200/250 posti. L’ultimo bollettino ci dice che su 333 casi positivi ci sono 81 ricoverati di cui 19 in terapia intensiva. Il virus è a bassa letalità, ma è altamente infettivo e circola con molta velocità. Oggi i numeri ci dicono che tutto sommato siamo riusciti a contenere il contagio e purtroppo i decessi dipendono molto dal quadro clinico della singola persona. Il Veneto, inoltre, è la regione che ha fatto in assoluto più tamponi, quasi 10mila rispetto ai 2mila dell’Emilia Romagna e ai 5/6mila della Lombardia. Vo’ è l’unica zona rossa in tutto il Veneto».

Fabio Bui

Interviene quindi Fabio Bui, presidente della Provincia di Padova: «Sappiamo tutti che siamo nella settimana cruciale, la speranza è che le precauzioni adottate e ancora in vigore servano a contenere il propagarsi del virus. Nuovi posti letto a Schiavonia? È un fatto di organizzazione, perché a oggi noi dobbiamo prepararci al peggio. I sindaci preoccupati? È normale in una situazione del genere, devono fronteggiare le richieste dei cittadini. Oggi il rischio vero è quello della paura, che si riflette anche sull'economia perché il paese è fermo».

I sindaci

Tra i sindaci preoccupati c'è (ma non è il solo) Luciano Simonetto, primo cittadino di Pernumia, che lascia l'incontro ben prima della sua chiusura non risparmiando un flash polemico: «Fanno le riunioni per dirci di stare tranquilli, ma di cosa? L'ospedale di Schiavonia non dev'essere penalizzato ancora». Ad essere invece più speranzoso per il futuro è Alessandro Bolis, sindaco di Carmignano di Brenta: «Siamo attualmente in uno stato di emergenza in cui non c'è di fatto un protocollo, e quindi tutti i colleghi sindaci hanno attivato il meccanismo della responsabilità anche se chiaramente in queste fasi non è mai facile. Le preoccupazioni ci sono, ma in questa assemblea dei sindaci ho notato da parte di tutti la voglia di tornare alla normalità».

Domenico Scibetta

Interviene quindi Domenico Scibetta, direttore dell'Ulss 6 Euganea: «Le misure che sono state adottate sono state proporzionali al rischio di quel momento. Il lavoro fatto dai collaboratori, medici, infermieri, operatori socio sanitari, ma anche dal dipartimento di prevenzione e dalla Direzione Strategica è stato esemplare per la responsabilità, il sacrificio e il senso di appartenenza. Sono gli angeli e gli eroi di questa emergenza. I comuni oggi interessati da casi positivi sono 28 su 102 e siamo a 12 giorni dal primo caso. Non abbassiamo la guardia, dobbiamo essere pronti a situazioni emergenziali che possano accadere».

Renato Franceschelli

Chiusde il giro degli interventi Renato Franceschelli, Prefetto di Padova: «Oggi dobbiamo rimanere uniti e dare una risposta organica. Le riunioni proseguono quotidianamente, ma riscontro un grande senso di responsabilità a tutti i livelli».

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