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Cusumano, 5Stelle, con Giordani sulla lotta alle dipendenze

Non è dato sapere se sono i primi segnali di un cambiamento di tendenza date le vicende nazionali legate al nuovo governo, ma sta di fatto che sul tema droghe e dipendenze la posizione dell'amministrazione viene appoggiata dal consigliere comunale Giacomo Cusumano

Non è dato sapere se sono i primi segnali di un cambiamento di tendenza date le vicende nazionali legate al nuovo governo, ma sta di fatto che sul tema droghe e dipendenze la posizione dell'amministrazione viene appoggiata dal consigliere comunale Giacomo Cusumano.

Droghe

«Concordo con il Sindaco Sergio Giordani e mi riconosco nella sua dichiarazione : “Serve un tavolo urgente tra tutti i soggetti istituzionalmente competenti” e il coinvolgimento fondamentale del prefetto, che ha subito accettato, per migliorare una situazione da sempre difficile da gestire. Considero da sempre il problema dell’abuso di sostanze stupefacenti uno dei punti più importanti legati all’evoluzione di una società e una città come Padova presenta non poche difficoltà nella gestione dello “sballo”. L’assunzione di sostanze stupefacenti provoca dei danni enormi, soprattutto fra i più giovani, legati allo sviluppo fisico/celebrale, questo crea, inevitabilmente, una categoria di persone che non riusciranno a terminare gli studi e vivranno con insoddisfazione gran parte della loro vita. È un problema per la nostra società che va affrontato con un informazione costante, partendo dalle scuole medie, senza aver paura di mostrare immagini forti legate ai danni derivati dall’abuso di sostanze e strutturando un percorso che duri per tutto il periodo scolastico e non si riduca ad una o due giornate all’anno. L’unico modo che un ragazzo ha per uscire da un tale tunnel è quello di reagire con le proprie forze cercando e trovando nuovi obiettivi per il suo futuro, obiettivi più forti dei vizi. Per i piccoli spacciatori invece credo che se da un lato è vero che non ci si può limitare alla loro repressione, dall’altro non si può ignorare che stanno commettendo un reato. Un esempio da seguire potrebbe essere il Portogallo, dove chi viene trovato con una quantità pari al consumo individuale viene mandato di fronte ad un “comitato di dissuasione” composto da varie figure professionali. I risultati sono ottimi visto che  le morti connesse alle droghe sono tre su un milione di abitanti, con un tasso oltre cinque volte più basso rispetto alla media dell'Unione Europea, pari a 17.3. Questo metodo viene ora studiato anche dalle Nazioni Unite».
 

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