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Decreto sicurezza, Lazzarini: «Sindaci disobbedienti si dimettano e si imbarchino su navi ong»

La deputata leghista, primo cittadino di Pozzonovo e segretario della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, commenta piccata le dichiarazioni di Sergio Giordani e altri sindaci contro il decreto sicurezza

Una provocazione, certo. Ma di quelle "pesanti": Arianna Lazzarini, deputata leghista e segretario della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati nonché primo cittadino di Pozzonovo, si unisce alla polemica sul decreto sicurezza scagliandosi contro i propri colleghi sindaci.

Dichiarazioni al veleno

Le dichiarazioni di Arianna Lazzarini non lasciano spazio a interpretazioni: «I sindaci dovrebbero essere i primi a dare l'esempio tanto sul rispetto delle regole quanto dei propri concittadini, ben sapendo che le leggi dello Stato non si possono né ignorare né violare per il proprio tornaconto elettorale. Se poi proprio non resistono al richiamo delle sirene propagandistiche, possono benissimo dimettersi. Chissà, magari potrebbero avere un futuro imbarcandosi sulla nave di qualche ong in cerca d'autore. Il decreto sicurezza - sottolinea l'esponente leghista - ha molti meriti, tra i quali anche quello di aver stanziato fondi per videosorveglianza, Daspo, polizia municipale. Ha finalmente messo ordine nel Paese anche in tema di immigrazione, spazzando via il Far West voluto dai governi di sinistra e dalla loro politica, quella sì davvero 'criminogena', che ha permesso per anni ai clandestini di violare sfacciatamente i confini italiani e al tempo stesso alla criminalità di continuare a fare business sulla loro pelle. Un provvedimento dunque atteso soprattutto dai cittadini esasperati da un'invasione incontrollata, illimitata, pericolosa, foriera di illegalità nel nostro territorio e di conseguente senso di insicurezza e disagio nelle comunità locali»

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