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No a "fannulloni" in Comune: pausa caffè si recupera e basta "regalini"

Pronto il nuovo regolamento per i dipendenti pubblici di Padova. Chi si assenta dal servizio dovrà recuperare il tempo perduto. Non si accettano doni sul lavoro, salvo modiche utilità per massimo 3 volte fino a 75 euro

Tempi duri per i dipendenti pubblici del comune di Padova. La giunta del sindaco leghista Massimo Bitonci ha infatti approvato un decalogo di norme molto severe che regolano il comportamento dei dipendenti durante l’orario di lavoro. E per i "fannulloni" si prevedono tempi bui. Le nuove disposizioni impongono infatti di registrare "nel sistema di rilevazione delle presenze gli spostamenti che comportino l'uscita dalla sede di lavoro, sia per ragioni di servizio che per assentarsi temporaneamente dal servizio". Come appunto la classica pausa caffè.

LA "PAUSA CAFFÈ". "In quest'ultimo caso - spiega il Comune - il dipendente è tenuto al recupero delle ore di lavoro di assenza dal servizio". Ai dipendenti, si legge nel programma per la trasparenza, disponibile sul sito del Comune, "è consentita una pausa lavoro che non comporti l'uscita dalla sede per incombenze di natura personale senza creare pregiudizio al servizio".

STOP "REGALINI". Basta anche con i "regalini": "Il dipendente non chiede, cé sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità". Da regolamento, si possono accettare, da soggetti con cui si siano intrattenuti rapporti per ragioni di servizio, regali o inviti a pranzo o a cena al massimo 3 volte in un anno e al massimo fino ad un valore di 75 euro per utilità. Anche per quanto riguarda le classiche "ceste" o comunque beni alimentari, andranno "consumati in convivialità" se siano stati ricevuti in corrispondenza delle feste. Altrimenti saranno devoluti in beneficenza.

RAPPORTI CON IL PUBBLICO. Inoltre, "il dipendente in rapporto con il pubblico assume un contegno rispettoso e volto all'ascolto e opera con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità. Rispetta gli appuntamenti con i cittadini e risponde senza ritorno ai loro reclami".  

FUORI DALL'UFFICIO. E non è tutto. Il nuovo codice detta le norme di comportamento anche nei rapporti privati al di fuori del lavoro: "a pranzi o cene o eventi organizzati da associazioni o organismi che riuniscano soggetti portatori d'interessi nell'ambito di attività, il dipendente comunica la partecipazione al proprio dirigente capo settore". Tra amici e in occasioni di incontro sociale, bocche cucite sulla propria funzione e su questioni interne al proprio ufficio.

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