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Nuovo regolamento polizia, Bitonci "A Padova stessi divieti altre città"

Dopo le polemiche che hanno accompagnato i recenti provvedimenti approvati dalla giunta comunale, il sindaco risponde alle accuse e si difende: "Non c'è nulla di strano, a Vicenza e Treviso hanno norme simili"

Il nuovo regolamento di polizia urbana approvato martedì dalla giunta comunale continua a far discutere. Dopo la manifestazione di mercoledì in piazze delle Erbe, organizzata dalla pagina Facebook "No al degrado", e la minaccia dell'associazione Antigone di ricorrere alla Corte Costituzionale, ora è il sindaco di Padova a dire la sua, e a difendere il progetto che sarà portato in consiglio comunale per l'approvazione lunedì 29 settembre.

BITONCI. "Nel regolamento ci sono delle parti quasi coincidenti con quelle di Vicenza, anche sull'accattonaggio, solo che Variati ha fatto una restrizione ad alcune aree e noi abbiamo deciso che tutta la città ha uguale dignità - sottolinea Bitonci - ma così è anche a Treviso o in altre città". Riguardo alla possibile decisione dell'associazione Antigone di impugnare davanti alla Corte Costituzionale il nuovo regolamento di Padova, il sindaco risponde: "Siamo seri. I regolamenti sono atti amministrativi che hanno valenza giuridica e abbiamo volutamente fatto un'ordinanza temporanea per gli alcolici conoscendo bene la normativa e la sentenza della Consulta in tema di ordinanze. Con il regolamento quanto detto dalla Consulta è superabile".

ARTISTI DI STRADA. Un apposito regolamento riguarderà anche gli artisti di strada "perché era anche offensivo nei loro confronti - ha spiegato Bitonci - confonderli con degrado e mendicanti". "La serietà di quello che facciamo è anche questa - ha continuato - la settimana prossima sarà presentato in giunta anche questo regolamento. In merito alla 'città dei divieti' come alcuni hanno ribattezzato Padova penso che i padovani abbiamo il diritto di vivere in una città che rispetta le regole. Di certo nessuno mi ha fermato per strada preoccupato di non riuscire più a vivere, ad organizzare una festa o ad andare a passeggiare la sera. Il regolamento è contro il degrado non certo contro la vita quotidiana delle persone".

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