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Giordani-Lorenzoni: la storia continua, lettera aperta al candidato di Coalizione Civica

"Alcune cose ci dividono caro Arturo - scrive Giordani - non ci divide però la voglia di costruire una Padova viva e moderna, più attenta agli ultimi è più rispettosa dell'ambiente. Per questo, so che assieme potremo dare un contributo importante a questa città"

Giusto martedì, il Partito Democratico ha ribadito il propio "No" alle Primarie. Strumento sostenuto a gran voce da Coalizione Civica. Questo ha portato la Civica alla scelta di correre da sola alle Amministrative di Padova con il candidato sindaco Arturo Lorenzoni. A distanza di due giorni, Sergio Giordani, uomo del Pd e di Ncd, ha scritto una lettera aperta al candidato sindaco di Coalizione Civica.

Caro Arturo,

credo che nessuno di noi due avrebbe immaginato qualche mese fa che ci saremmo oggi trovati impegnati in prima persona nella campagna elettorale per l’elezione di Sindaco di Padova.

Penso che ad un certo punto, di fronte a pressioni ripetute di associazioni, movimenti, partiti, singoli cittadini, abbiamo detto un sì con le stesse motivazioni. Il desiderio di fare qualcosa per la nostra città, mossi da una passione civica.

Quella di contribuire a farla tornare ciò che è sempre stata: una bella città aperta al futuro, fiduciosa nelle proprie risorse, a cui piacciono le sfide, in cui sia piacevole vivere, una comunità solidale che sa che la parola fiducia vale molto di più della parola paura per costruire un domani positivo. Una città che ritrovi una sua unità, chiudendo la brutta fase di questi ultimi anni, caratterizzata troppo spesso da distruttive divisioni tra istituzioni e tra i cittadini, dalla coltivazione di paure che bloccano la possibilità di una crescita coraggiosa, da un immobilismo amministrativo che ha fatto perdere parecchie occasioni.

Con questo spirito mi muoverò nella campagna elettorale. Parlando del futuro della città, di ciò che insieme possiamo fare per il benessere dei cittadini, perché ai nostri figli e nipoti possa essere offerto un domani positivo, per vivere la loro vita in una città bella, aperta, dinamica, cui non facciano paura idee nuove.

Sono convinto che su questo piano sono molto di più le cose che ci uniscono di quelle che ci dividono. Che sulle cose essenziali siamo dalla stessa parte. Per questo ti considero un competitore ma non ti considererò mai un avversario. Penso che nella campagna elettorale possiamo proporre ai nostri concittadini il meglio delle nostre proposte, ognuno con le proprie specificità e sensibilità, fermi però nella convinzione che il nostro comune avversario è una destra per niente liberale, che priverebbe la città del futuro che si merita.

Condurrò la campagna elettorale con uno spirito leale, al meglio delle mie possibilità. Nello scenario più probabile, quello di un ballottaggio, saranno gli elettori a decidere chi porterà il peso della sfida decisiva e dovrà essere capace di rappresentare tutti i cittadini che vogliono un cambiamento alla guida della città. Se toccherà a me lo farò con trepidazione, ma con la massima determinazione e convinzione, sapendo di dover rappresentare anche quei cittadini che al primo turno hanno fatto una scelta diversa, ma che il cambiamento lo vogliono.

Se toccherà a te non avrò alcun dubbio nell’impegnarmi con pari determinazione. Perché l’interesse di Padova viene prima di tutto e perché sono convinto che ne varrebbe la pena.

Alcune cose ci dividono caro Arturo, non ci divide però la voglia di costruire una Padova viva e moderna, più attenta agli ultimi è più rispettosa dell'ambiente. Per questo, so che assieme potremo dare un contributo importante a questa città. E vincere la sfida più importante: quella del futuro.

Con viva cordialità

Sergio Giordani

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