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Amministrative 2017, Giordani su futuro ospedale: "Il nuovo su vecchio c'è già"

Dal 2012 ad oggi sono già stati investiti 220 milioni di euro per ristrutturare l'attuale Azienda ospedaliera di Padova

“Il "Nuovo su Vecchio” è già in fase di realizzazione: 220 milioni di euro pubblici spesi per costruire strutture nuove dal 2012 a oggi. Inoltre stanno per partire i lavori per la nuova pediatria (54 milioni) e nuovi laboratori di analisi (8 milioni). E’ evidente che se avesse minimamente creduto nella possibilità di farlo a Padova Est la Regione non avrebbe mai autorizzato questa spesa”. E' intervenuto così Sergio Giordani, candidato sindaco per PadovaLorenzoni e Giordani propongono nuovo ospedale su vecchio, 17 giugno 2017
, in merito al nuovo ospedale universitario di Padova.
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“Padova Est esiste solo sulla carta", ha aggiunto Giordani, "Nonostante le promesse e gli annunci mancano disponibilità delle aree (sono quasi tutte sottoposte a vincoli ipotecari con le banche) (oggi disponibili solo 200 mila mq del comune). Manca il progetto (costerebbe 60 milioni - 10% importo lavori -  perché il nuovo codice degli appalti prevede che la progettazione debba essere completa dal preliminare all’esecutivo). Manca la variante. Mancano le risorse. Manca lo studio di sostenibilità idraulica. Sulle risorse la Regione ha finanziato gli ospedali di tutto il Veneto ma non ha stanziato nulla per il nuovo ospedale di Padova. Questo perché, come sottolineavo prima, ha scelto di finanziare il “Nuovo su Vecchio” (220 milioni spesi e 58 stanziati)”.

“Bitonci promette il nuovo senza fare nulla, intanto però questa l'incertezza mette in crisi le attuali strutture (azienda, S. Antonio, IOV) che rischiano di perdere professionalità e ruolo. Così s’indebolisce la sanità padovana a favore di Cittadella, Castelfranco, Treviso, Verona. Il nuovo nella sede attuale è una scelta lineare e trasparente: costa molto meno e valorizza l'area della città nata attorno alle tre strutture ospedaliere. Padova est comporta costi maggiori e determina una speculazione urbanistica in un'area che non è idonea a ospitare l'ospedale perché è a ridosso della zona industriale”, dice Giordani.

“Fare l'ospedale a Padova Est comporta la chiusura del Giustinianeo, del S. Antonio e dello Iov", afferma Giordani", "Così si stravolge e svaluta una zona importante che rischia di cadere nell'abbandono. Non c’è, infatti, nessuna programmazione regionale che preveda 1000 posti letto a Padova Est e 1000 sul sito attuale. La scelta di Padova est è stata caratterizzata da procedure poco trasparenti e in contraddizione con gli impegni elettorali di Bitonci. L'effetto pratico di quella scelta è stato l'aumento di valore delle aree private a Padova Est”.

“Il progetto di nuovo Ospedale sul sito attuale”, ribadisce Arturo Lorenzoni, “garantisce due fattori: il rispetto dei legittimi vincoli posti dall’Univerisità e la fattibilità. Per avere una struttura all’avanguardia per la cura, la ricerca e la didattica, oggi l’unica possibilità è questa. Bitonci parla di Padova Est, ma al momento si tratta di una soluzione non realizzabile, quello che vorrebbe firmare è un preliminare, non un accordo programmatico, che richiede la disponibilità delle aree, oggi non acquisita per la presenza di vincoli ipotecari sulla superficie oggi dei privati. La nostra è invece una proposta concreta e completa, quella di cui la città ha bisogno". Lorenzoni fa anche riferimento ai commenti di Bitonci sull’ipotesi di progetto resa pubblica recentemente: "Bitonci parla di torri di trenta piani, quando non arriveranno a dieci, in un volume complessivo inferiore all'attuale. L’ex sindaco ancora una volta procede con approssimazione, deformando i concetti e mostrando un'inadeguatezza amministrativa”.

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