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Elezioni comunali 2014

Basta con le politiche recessive in Europa

I Socialisti e i Riformisti a Padova con Ivo Rossi, in Europa con Zanonato e Cinti Luciani

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

L'Unione europea è la nostra casa, è inimmaginabile pensare all'Europa senza l'Italia, sarebbe un incubo immaginare l'Italia fuori dall'Europa. Come in tutte le famiglie non bisogna perdere di vista il rapporto di solidarietà che deve legare tutti coloro che abitano nella stessa casa. Quando gli egoismi personali prendono il sopravvento, si corre il rischio di far venir meno quei vincoli di fratellanza che legano gli appartenenti alla stessa comunità, che sono alla base del cammino iniziato nell'immediato dopoguerra con la creazione della CECA e che ha garantito, al continente più litigioso del mondo oltre settanta anni di pace e di crescita economica e la prospettiva di una unione che possa condurre ad una area politica ed economica sempre più salda e forte.

Negli ultimi anni, però, la crisi economica, nata negli Usa, ha fatto emergere le paure e la diffidenza verso i paesi più deboli dell'Unione. Grecia,Spagna,Portogallo e Italia sono state additate come gli anelli deboli dell'Unione,come gli Stati che hanno speso troppo, senza tenere sotto controllo la spesa pubblica, incapaci di tagliare le spese improduttive e di quelle riforme istituzionali necessarie per garantire la crescita e lo sviluppo economico.

Il rimedio imposto dai governi di centrodestra e dalla Commissione europea, sotto la guida di Barroso e di Van Rompuy e la regia del Cancelliere tedesco, è stato quello del taglio indiscriminato della spesa pubblica, del rigido controllo della stessa, del ricatto dei tassi di interesse sempre più alti ed insostenibili da sopportare, di politiche recessive. Risultati di queste politiche economiche poco sagge, per non dire inutili e dannose, sono stati anni di recessione, di disoccupazione,di emarginazione dei più deboli, di impoverimento di larghi settori popolari e della media borghesia, della messa in discussione dello stato sociale in molti dei paesi membri, a tutto vantaggio della rendita finanziaria. Queste elezioni rappresentano un momento di fondamentale importanza, poiché per la prima volta il Presidente della Commissione sarà eletto dai cittadini europei e non più dai capi di Stato. Bisogna che la politica economica dell'Unione sia nelle mani di Presidente eletto che non risponda agli interessi dei poteri forti e della Germania; serve un Presidente che faccia capo al Partito Socialista Europeo che porti avanti una politica anticiclica, di crescita,di sviluppo, di investimenti produttivi, non legati ai vincoli sino ad oggi imposti che vanno ridiscussi e rinegoziati.

In questa situazione votare per Grillo significherebbe votare per il nulla, per chi non rappresenta e non conta niente in Europa e votare per il centro destra e le forze politiche che fanno capo al partito popolare europeo significherebbe votare per la Merkel e le forze politiche che la sostengono e che ne hanno accettato le scelte e ricette. I Socialisti e i Riformisti alle comunali sono con Ivo Rossi, per l'Europa appoggiamo Flavio Zanonato e Cinti Luciani.

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