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"Rossi candidato naturale a sindaco nel 2014": l'investitura di Zanonato

Il primo cittadino di Padova si sbottona e, durante il programma televisivo "Vivere il Nordest" di Tv7 Triveneta, esprime un parere personale sul suo futuro successore per il Partito democratico: l'attuale vice

Mancano ancora 2 lunghi anni all'appuntamento elettorale del 2014 quando i padovani torneranno alle urne per eleggere il prossimo nuovo sindaco della città, ma le campagne elettorali dei grandi capoluoghi di provincia partono sempre per tempo e l'interesse è così alto che è inevitabile i giochi comincino anche con largo anticipo.

L'INTERVISTA. Ed ecco allora, in una calda serata estiva, l'attuale primo cittadino di Padova, Flavio Zanonato, "sbottonarsi" di fronte alle telecamere di Tv7 Triveneta all'interno del programma "Vivere il Nordest" andato in onda ieri sera alle 21, e sbilanciarsi sul nome del proprio successore, visti i due mandati consecutivi e l'impossibilità di ricandidarsi per la terza volta di seguito. La tanto attesa dichiarazione arriva in risposta a una domanda del giornalista del Mattino di Padova Leandro Barsotti, attorniato in studio dai colleghi Andrea Nicoletti del Corriere del Veneto e Nicoletta Cozza del Gazzettino.

IL SUCCESSORE. "Se in questo momento si andasse a votare - ha detto Zanonato - Padova ha un candidato naturale per il Partito Democratico che è Ivo Rossi. Certo, prima bisogna passare attraverso un percorso, attraverso le primarie. Ma se il partito non si dividerà come in altre città, la scelta dovrebbe ricadere scontata su Rossi". Dunque sull'attuale suo vice.

NIENTE PARLAMENTO. Incalzato anche sul proprio futuro terminata l'esperienza di sindaco, l'attuale primo cittadino esclude la candidatura in Parlamento. "Dovrei dimettermi 180 giorni prima - afferma - e in città arriverebbe un commissario. Siccome faccio parte di una squadra a cui sono affezionato, siccome abbiamo imparato ad amministrare con tanta fatica e facendo anche tanti sbagli, non mi pare sia il caso riconsegnare la città a un destino incerto, venendo meno a un patto che ho fatto con gli elettori, non mi pongo il problema di candidarmi. Ho molti interessi personali e dal 2014 posso dedicarmi alla lettura, alle mie nipotine, mio figlio sta affermandosi come avvocato, potrei dargli una mano".

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