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Elezioni Politiche 2013 Stazione

CasaPound: "Stop all’immigrazione degli schiavi" a tutela del lavoro italiano

La manifestazione di protesta questa mattina alle 8 nel piazzale della Stazione di Padova

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi
"STOP ALL'IMMIGRAZIONE DEGLI SCHIAVI": Si è svolta stamani alle 8.00, nel piazzale della Stazione di Padova, una manifestazione di protesta di CasaPound Italia Padova contro il neo-schiavismo provocato dalle attuali politiche dei flussi migratori.

Con uno striscione ed un volantinaggio, circa una ventina di ragazzi appartenenti al Movimento, che per la prima volta anche in Veneto si presenta alle elezioni politiche, hanno espresso il loro dissenso nei confronti degli attuali meccanismi economici globali, che portano i migranti al dramma dello sradicamento, obbligandoli a lasciare i loro paesi d'origine per trasformarsi, nelle nazioni occidentali, in mano d'opera sfruttata e a basso costo.

"Chiariamo subito che CasaPound Italia vuole compiere analisi e formulare soluzioni, non fomentare ossessioni contro gli immigrati. Analisi radicali e non conformi certo, senza però invocare la "via più semplice" e cercare capri espiatori. Non ci interessano le guerre fra deboli e i timori/tremori borghesi. Ciò non significa che la condanna di CasaPound Italia nei confronti del fenomeno dell'immigrazione di massa, della società multirazzista, delle oligarchie che su di essa lucrano, delle lobby sociali, politiche e culturali che la favoriscono sia meno netta".
A dichiararlo è Alessio Tarani, responsabile provinciale di CasaPound Italia Padova e candidato alla Camera.

"Basti pensare - prosegue Tarani - all'uso che certi sindacati fanno di queste persone, strumentalizzandoli per le loro battaglie politiche, o ai rimborsi ricevuti da alcune realtà cattoliche nel momento in cui erogano servizi di prima assistenza a questi disperati. Meccanismo, quest'ultimo, che trasforma la solidarietà in un redditizio business. Queste sono dinamiche che noi denunciamo, come stamani, con forza. L'immigrazione di massa è infatti un coltello che taglia da entrambi i lati, che sradica e umilia tanto l'ospite che l'ospitante. Ma riconoscere tutto ciò e attuare di conseguenza una politica di preferenza nazionale e di respiro identitario, non significa essere xenofobi. Significa riconoscere un dato elementare della politica: lo Stato, se è tale, non deve mai dimenticarsi dei propri figli".

"Se tutto questo viene poi riferito a Padova - conclude Tarani - credo che tutta la cittadinanza sia d'accordo con noi nell'affermare che la situazione in città, almeno in alcune zone, è decisamente sfuggita di mano all'amministrazione Zanonato. Tra queste, appunto, il Piazzale della Stazione, che abbiamo scelto in quanto luogo simbolo di questo circolo vizioso insostenibile. E' inutile spendere milioni di euro in faraoniche riqualificazioni volte a restituire la Stazione e il Piazzale antistante ai Padovani, quando poi, dopo una certa ora, la zona è infrequentabile e ad alto tasso d'illegalità. Chiediamo quindi seri interventi sia da parte delle Giunta Comunale, sia da parte della autorità competenti, affinché questo luogo possa tornare frequentabile e decoroso ".
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