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Martedì, 23 Aprile 2024
Elezioni Politiche 2013 Cartura

Movimento 5 stelle replica alle accuse: "Nessuna parentopoli nelle liste"

Gli attivisti del M5S padovano chiariscono come si sono svolte le "parlamentarie" per la scelta dei candidati locali alla Camera e al Senato che hanno consentito in alcuni casi la candidabilità di parenti di persone già elette in altre istituzioni

La presenza tra i primi posti nelle liste definitive per Camera e Senato del Movimento 5 stelle di candidati padovani in alcuni casi parenti di persone elette in consigli comunali o regionali hanno sollevato, nei giorni scorsi, un polverone con accuse ai grillini di replicare il modello "parentopoli" da tempo immemore praticato nella politica italiana e dallo stesso Movimento, almeno a parole, tanto osteggiato. Su tutti, a destare più attenzioni mediatiche è stato il caso di Cartura, paese di residenza della candidata al 3° posto nella lista della circoscrizione Veneto 1 alla Camera Gessica Rostellato, moglie del consigliere comunale eletto all'opposizione sempre tra le file del Movimento 5 Stelle Francesco Vetri.

LA DENUNCIA: "VETRI-GATE A CARTURA"

LE PARLAMENTARIE. Gli attivisti del Movimento 5 stelle di Padova e provincia rispediscono ai mittenti le accuse e affidano a un comunicato stampa un chiarimento sulle modalità in cui si sono svolte le "parlamentarie" che hanno consentito la candidabilità di alcuni parenti già eletti in altre istituzioni locali. "Quando negli anni e mesi scorsi le persone si candidarono alle elezioni locali - sottolineano - non potevano sapere che sarebbero stati, anni o mesi più tardi, eleggibili alle elezioni nazionali e pertanto nessun disegno a favorire amici e parenti alla Camera e al Senato era possibile né ipotizzabile. Nelle liste del movimento 5 stelle (e non eletti) nelle istituzioni locali figurano (purtroppo!) il 99% delle persone che ne facevano parte; tra queste vi sono alcuni casi di sorelle, fratelli, zii o parenti in genere, come accade da sempre in qualsiasi elezione e in qualsiasi partito, specie nei piccoli comuni; ciascuno può decidere se, in una lista di un comune ci sono due parenti senza alcuna garanzia di essere eletti si tratti o meno di “favoritismi” o “parentopoli”".

I CANDIDATI PADOVANI DEL M5S: ALLA CAMERA - AL SENATO

LA QUESTIONE MORALE. "Il fatto che la stessa cosa non venga chiesta agli altri partiti - concludono - dando per scontato che da quelle parti è perfettamente inutile pretendere ciò che invece si esige da noi, in qualche modo ci rende ancora più responsabili e attenti ai temi dell’onestà in politica. Per noi la questione morale non è uno slogan, è un principio fondante".

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