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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Carlo Calenda a Radio Padova: «Flat tax? Non si farà nè subito, nè domani e neppure dopodomani»

Intervenendo a Radio Padova il candidato capolista nel collegio Nord Est per Pd - Siamo Europei, boccia le proposte di Matteo Salvini sulla Flat tax

«Salvini dice subito la flat tax? Non si potrà fare nè subito, nè domani nè dopodomani». A dirlo il capolista nel collegio Nord Est per Pd - Siamo Europei Carlo Calenda, già ministro dello sviluppo economico nel governo Gentiloni, intervenendo in diretta al Morning Show di Radio Padova. 

Calenda a Padova

Il candidato ed ex ministro dovrebbe trasferirsi a Padova nei prossimi giorni dove, oltre a risiedere per tutto il tempo della campagna elettorale, aprirà proprio in centro la sede del comitato elettorale, anche se non è ancora dato sapere dove. 

Quota 100

«Noi finiamo l'anno - spiega Calenda - che abbiamo bisogno di neutralizzare 23 miliardi di clausole di salvaguardia con l'aumento dell'Iva. E ciò sarebbe disastroso per i consumi nel momento in cui l'export sta rallentando. La realtà è che noi siamo in una emergenza finanziaria e bisogna trovare dei rimedi che non deprimano ulteriormente l'economia. Per quello che mi riguarda, io cancellerei immediatamente quota 100, che è un provvedimento che farebbe risparmiare 33 miliardi di euro di debito in più e che in questo momento giova solo a 300mila persone, ma ne danneggia 23 milioni e mezzo».

Patrimoniale

Circa la prospettiva del segretario della CGIL Maurizio Landini per una patrimoniale volta a finanziare gli investimenti, Carlo Calenda chiude la porta ad una tale ipotesi: «Il rischio patrimoniale c'è ma va totalmente evitato - spiega Calenda - la patrimoniale, esattamente come un eventuale aumento dell'Iva finirà per colpire e deprimere i consumi e quindi ci sarebbe un avvitamento. Se noi chiudiamo a -1% o a -0,8% di Prodotto interno lordo, cosa che io ritengo plausibile, e ci metti sopra le clausole Iva e ci metti sopra la patrimoniale, quello che ti succede è che vai il prossimo anno a -2%. Noi dobbiamo abolire due provvedimenti scellerati che hanno determinato lo sbilanciamento finanziario, che sono quota 100 ed il reddito di cittadinanza e invece lavorare diminuendo le tasse su chi lavora, in particolare sui redditi bassi, e continuare a stimolare gli investimenti come abbiamo fatto con l'impresa 4.0 che aveva funzionato bene, in particolare nel Nord Est, aveva rilanciato gli investimenti e le assunzioni».  

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