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Bovolenta, il diavolo... "veste il sindaco"

Il Comitato evidenzia come il sindaco Meneghello, con una ordinanza "ad hoc ", che sa più di inganno e depistamento, che di reale iniziativa tecnico-burocratica, usi un metodo subdolo e mistificante, per calmare le acque pur, di fatto, che l'iter vada avanti comunque, sotto silenzio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Parafrasando il film meglio conosciuto come "il diavolo veste Prada", Bovolenta si ritrova, suo malgrado, ad affrontare una vicenda dai contorni certamente controversi e tinti di un grigio dal colore..."fumo di crematorio".

Stiamo parlando di un vergognoso costume col quale, una certa politica (la meno onorabile) fuorviata e fuorviante, usa certi mezzi per depistare il cittadino che si oppone a scelte indubbiamente impossibili da accettare, facendo loro credere quello che non è! E' come la storia di Penelope, che in attesa di Ulisse, di giorno tesseva la tela per accontentare gli aspiranti mariti che premevano per una decisione definitiva e di notte la disfaceva nella speranza antitetica alla prima, che nel frattempo il suo amato tornasse da Lei e risolvesse la situazione. Solo che in questo caso l'esempio è inverso, ovvero: con la strategica mossa dell'apparente sospensione del progetto del forno crematorio, Meneghello sta DELIBERATAMENTE ingannando i cittadini, facendo loro credere che tutto è sospeso in attesa di pareri e sotterfugi vari, mentre invece, avendo bisogno di calma e di riflettori spenti sul problema, Vittorio Meneghello tenta la carta dell'oblìo, del rassicurare, per poi sferrare il colpaccio, estrarre quell'"asso infame" (tipico dei peggior giocatori e bari, evocati nei racconti del West più scadente), ovvero l'autorizzazione del Forno crematorio. Infatti, con questa mossa, Meneghello e la propria giunta vorrebbe ottenere i permessi dagli Enti preposti alle varie licenze autorizzative, calando a sorpresa, quel su-citato "asso infame" che consentirebbe la definitiva attuazione del forno crematorio. Spiace riconoscere che tale comportamento è un costume consolidato e fraudolento da sempre utilizzato da amministratori, della cui discutibilità non v'è certo dubbio!

"CREMATORIO "CONGELATO" DOPO LE FURIOSE PROTESTE" è il titolo dell'articolo su di un giornale locale di oggi, titolo di sicuro effetto, tra il gioco delle parole e l'ironia strisciante tra temperature anch'esse antitetiche. Tuttavia, oltre ai soliti malesseri e mal di pancia delle vicende politiche ed amministrative, spiace "bacchettare" anche un sistema di informazione, che anzichè chiarire, contribuisce a mistificare, forse non intenzionalmente (...) , il messaggio dell'immaginario collettivo, facendo intendere il contrario di quello che è realmente. Non gioca a favore infatti, al lettore distratto o poco avveduto, un titolo che induce a credere che tutto sia bloccato mentre invece tutto prosegue indisturbatamente, sotto silenzio, fino a quando, magari come accade di solito, le decisioni verranno prese, nella partita dell'inganno per eccellenza, intenzionalmente, quando i cittadini saranno magari presi dalle calure, le ferie, la disattenzione, la stanchezza...e le bugie rassicuranti del Sindaco.

I cittadini invece devono agire al contrario e non "mollare" mai l'osso dei loro diritti, da tutta quella massa di "lestofanti" che sono sempre in agguato per stoccare la fregatura, l'inganno, l'infamia...Oggi più che mai, il popolo non ha più elementi obiettivi per avvicinarsi alla politica, poiché da una parte si deve cautelare da chi dovrebbe fare l'interesse della gente (e non lo fa proprio...), dall'altra rimane interdetta ed incredula per decisioni prese nei consigli comunali strategici dalle minoranze, che anziché votare contro una tal decisione, votano a favore per poi rendersi conto tardi dell'infausta scelta, fino poi a rincorrere disperatamente i tempi per tentare di rimediare. Speriamo quindi che, a ragion veduta, passi un altro treno e l'opposizione metta in campo ogni sforzo e tentativo per scongiurare un rischio cosi grande e allo stesso tempo rimediare all'autogoal conseguito a suo tgempo. Un progetto, quello del forno crematorio, palesemente permeato di inganno, fin dall'inizio, fino ad arrivare al modo di gestire l'intero iter autorizzativo.

Si prospetta dunque una dura battaglia, che vedrà il comitato in piazza Accademia a Bovolenta, sabato 22 giugno 2013 dalle ore 10 alle 12. E' prevista infatti una numerosa affluenza di cittadini non certo d'accordo!

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