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Martedì, 23 Aprile 2024
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Depositata una mozione per contrastare i furti di biciclette in città: "Racket in crescita"

Movimento del buonsenso: "Il timore di essere derubati, insieme a quello di essere investiti, rappresenta una delle principali cause che ostacolano la crescita del ciclismo urbano"

Depositata la scorsa settimana dalla Consigliera Elena Cappellini ed inserita nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale di lunedì sera una mozione “per contrastare i furti di biciclette in città”, redatta dal Movimento del Buonsenso da sempre in prima linea su questo fronte.

La bicicletta

“La bicicletta è il mezzo più economico ed ecologico per muoversi in città” - spiega il Presidente Alberto Casagrande - “tuttavia per moltiplicare il numero di ciclisti è indispensabile in primo luogo combattere i ladri di biciclette: il timore di essere derubati, infatti, insieme a quello di essere investiti, rappresenta una delle principali cause che ostacolano la crescita del ciclismo urbano. A ciò si somma un diffuso sentimento di rassegnazione di fronte al racket che spinge molti a non sporgere denuncia e magari ad alimentare il circolo vizioso acquistando nuove biciclette a buon prezzo dagli stessi ricettatori ai Giardini dell’Arena”. 

Il sondaggio

Nel corso dello scorso anno il Movimento del Buonsenso ha realizzato un sondaggio su un campione indicativo di 1000 cittadini padovani da cui è emerso che: circa il 60% utilizza la bicicletta per spostarsi all'interno del territorio comunale; oltre la metà dei rispondenti (52%) ha subito almeno un furto, il 25% addirittura più di uno (in media tra i due e i tre), solo il 23%, dato poco confortante, ha affermato di non aver mai subito furti. Nel medesimo sondaggio la realizzazione di parcheggi custoditi in città è stata ritenuta la più efficace con una valutazione di 8,7 su 10, seguita da “rastrelliere di qualità” (8,1), “videosorveglianza” (7,6), “sito web comunale con foto delle biciclette ritrovate, sequestrate o rimosse” (7,3) e “marchiatura biciclette” (7). Da qui le richieste della mozione: dalla realizzazione di un monitoraggio dell'attuale dotazione di rastrelliere per biciclette presenti in città alla creazione, grazie anche alle segnalazioni di cittadini e associazioni, di nuovi punti di raccolta sulla sede stradale, mediante sistemi all'avanguardia che permettano l'allacciamento sia della ruota che del telaio. Non solo, la vera novità della mozione consiste nella realizzazione di parcheggi custoditi per biciclette nei punti nevralgici del centro storico (stazione, piazze, istituti universitari, ospedale, ecc...) anche a pagamento e/o abbonamento. Inoltre, come completamento dell'attuale sistema di marchiatura, viene richiesta l'istituzione del “Registro Comunale delle Biciclette” ove inserire, oltre ai dati del proprietario e dei possibili conducenti, anche materiale fotografico volto a favorire il rinvenimento del mezzo in caso di furto. Infine, iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza sul corretto utilizzo degli strumenti antifurto e a incentivare l'iscrizione al nuovo Registro Comunale delle Biciclette.

Il racket

“Abbiamo studiato queste cinque proposte concrete per contrastare il racket, tuttavia, per stroncarlo definitivamente occorre aumentare il pattugliamento del territorio e ripensare all’uso e alla gestione dei Giardini dell’Arena, fulcro della compravendita di biciclette rubate. Il progetto sperimentale di rigenerazione del parco attraverso attività culturali, musicali, sportive e ludiche, avviato in questi giorni, ha già prodotto ottimi risultati! L’amministrazione continui in questa direzione e lo renda strutturale affinché questo meraviglioso spazio verde, biglietto da visita della città, torni ad essere frequentato dai padovani e dai turisti di tutte le età e non da ladri, ricettatori e spacciatori!” - prosegue il Presidente che conclude con una stoccata alla Giunta: “A proposito di riqualificazioni, vorrei ricordare che un’altra mozione, ancor più urgente, da noi redatta in collaborazione con il Consigliere Comunale della Lega, Alain Luciani, per riqualificare il Borgomagno, da mesi giace nei cassetti di palazzo Moroni nella più totale indifferenza di chi dovrebbe lavorare per il bene ed il futuro di Padova". 

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