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Giordani: "Più padovani saranno eletti, meglio è per la città"

"Per il resto - dice il sindaco - non cambierà nulla, siamo abituati a trattare con le persone, vinca una coalizione o l'altra non cambia nulla. Io faccio gli interessi della mia città"

Glielo avevamo chiesto qualche giorno fa, a margine della conferenza stampa sul nuovo bando per le periferie. Il sindaco Giordani ha sempre rivendicato il carattere civico del suo impegno da sindaco, ha voluto ribadirlo ancora. “Non ho capi politici, è bello, no?!”, ci scherza su. Gli facciamo notare che i rapporti che tanto hanno facilitato certe operazioni potrebbero non servire più, da lunedì, visto che cambieranno molte cose. “E perché? – risponde deciso Giordani – Noi parliamo con le persone, non abbiamo problemi con nessuno. Che vinca questo o quello, per noi non fa differenza”.

Par condicio

Poi scherzando e forse no, ha risposto alla sollecitazione di essere comunque stato visto con un candidato, “io e lui ci conosciamo. Ho anche mia nipote candidata, in un’altra lista ancora”. Poi fa altri nomi che come questi non citiamo,  sono momenti anche divertenti, ma c’è la par condicio e bisogna glissare per forza.

Tutti 

C’è un passaggio a cavallo tra i due momenti omessi per forza maggiore, che spiega bene il suo pensiero: “Spero che vengano eletti tutti i candidati di Padova. Più rappresentanti ci sono della nostra città, più è facile portare le nostre istanze. Per noi sarebbe un bene, una cosa importante”. Il finale è come aveva cominciato: “Vedete, io ho una fortuna. Devo solo fare il bene della città. Io non devo fare il sindaco, per fornza, ma perché ho a cuore la mia città. E lo faccio. Non è fantastico?”

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