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Giordani a Luciani: «Persi soldi di un bando per piccoli comuni? Si parla senza sapere, si fanno brutte figure e si perde credibilità»

«A quel bando Padova non poteva partecipare, escludeva i comuni che hanno ricevuto finanziamenti nello stesso ambito da parte dello Stato nei 5 anni precedenti»

È solito, il sindaco Sergio Giordani, rispondere con una battuta alle accuse o agli attacchi, ma questa volta, l'iniziativa di Alain Luciani e Vera Soderl della Lega, che hanno accusato l'amministrazione di non essere stata in grado di aggiudicarsi una somma, si parla di una cinquantina di migliaia di euro, che è però destinata solo ai piccoli comuni, per implementare la videosorveglianza. I due consiglieri dell'opposizione lo avevano accusato di essere un incapace. 

Giordani attacca

Ecco la piccata risposta del primo cittadino: «Prima di parlare - attacca Giordani - serve sapere le cose, si rischiano sennò figuracce e si perde credibilità. A quel bando Padova non poteva partecipare, sono espressamente esclusi i comuni che hanno ricevuto finanziamenti nello stesso ambito da parte dello Stato nei 5 anni precedenti. C’è da chiedersi invece dove era Luciani quando per ben due volte sono andato a Roma per difendere i soldi dei Padovani anche per la videosorveglianza che il Governo voleva tagliare. Muto come un pesce. Fortunatamente nonostante il suo silenzio e quello di molti altri alla fine con gli altri Sindaci abbiamo convinto Conte a rimetterli e così entro breve la città vedrà triplicate le telecamere. All’amico Luciani dico che è compresibile come lui debba difendere la bandiera della Lega prima di Padova, ma almeno non venga a darmi lezioni, perché io metterò sempre il mio territorio prima di ogni partito di sinistra di destra o di centro».

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