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Giordani il governo e la strana vicenda della bozza del decreto "Coronavirus"

Nella serata di sabato 7 marzo è uscita la bozza del decreto che praticamente tutti gli organi di stampa hanno pubblicato o reso nota. Una modalità che ha fatto andare su tutte le furie i sindaci della provincia

Una bozza, perchè di questo si tratta, che ha anticipato il decreto ufficiale ha creato non pochi problemi. Si anticipava di fatto l'intenzione di chiudere intere regioni come la Lombardia e province come quelle di Padova, Treviso e Venezia. 

Ore 23

Quando sono passate da poco le 23 di sabato 7 marzo arriva a tutte le redazioni della provincia un comunicato del sindaco che esordisce così: «Sono da stasera in costante contatto con tutte le autorità, e ho attivato tutti i canali di comunicazione istituzionale a mia disposizione, compresi quelli con la Regione Veneto e con il Governo Nazionale oltre che col Prefetto e col Presidente della Provincia. Ad ora come Sindaco non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale». Poi aggiunge: «Girano solo bozze che non posso per senso di responsabilità verso i miei concittadini commentare ne ovviamente usare per attuare qualsivoglia provvedimento o disposizione. Entrerò nel merito solo quando avremo un testo ufficiale e firmato perché nelle situazioni complesse serve serietà». 

Giordani

Se nel pomeriggio con un post su Fb aveva manifestato soddisfazione nel constatare lo spirito di reazione dei cittadini padovani che hanno invaso le strade del centro. Poca gente nei bar e nei negozi ma tantissima in strada. Il primo cittadino ha fa notare neppure troppo tra le righe che forse non è ben chiaro a tutti il quadro della situazione:  «La nostra socialità è un bene prezioso di cui forse in questi giorni complessi capiamo la valenza come mai prima. Però ricordo a tutti con forza che ora l’unione fa la forza e non dobbiamo per nessuna ragione trascurare le norme di comportamento che i massimi vertici sanitari della nazione ci hanno comunicato e che già da domani diffonderemo in tutti i modi in città. La forza della nostra comunità adesso sarà misurata nell’attenzione che avremo verso i più fragili. Il fatto che i dati statistici ci dicano che il virus colpisce in maniera più grave gli anziani e chi ha patologie significative pregresse o in corso non deve essere per nessuna ragione un motivo di minor attenzione e disinteresse ma anzi deve spingerci tutti a dare il massimo per essere vicini con i semplici gesti di ogni giorno e con le scelte personali a questi nostri concittadini più deboli». 

Senso di responsabilità

Il sindaco Giordani richiama quindi tutti a senso di responsabilità e la sua reazione fa intendere che la scelta di far uscire la bozza, perché qualcuno è evidente che l'ha fatta uscire, o dal Consiglio dei Ministri stesso o dai vertici di una delle due Regioni coinvolte, è quanto di più irresponsabile si potesse fare. Secondo il canale americano CNN a diffonderla sarebbe stato direttamente l'ufficio stampa di Fontana, governatore della Regione Lombardia.

Sindaci

Sobbarcare sui sindaci una situazione che il governo centrale fa fatica a gestire, anche comprensibilmente visto che è qualcosa di mai vissuto prima, non è certo ciò di cui si ha bisogno. Al netto quindi delle considerazioni che si possono fare sull'operato di Giordani, arrivato a metà del mandato, sulle simpatie politiche e tutto il resto, Sergio Giordani sta tenendo insieme tutte le componenti della città, le quali, ognuna, rivendicano aiuti e attenzioni per sé. Esattamente l'opposto di quello che sta facendo il sindaco che invece sta dimostrando di avere visione d'insieme e sangue freddo. Come lui stanno facendo lo stesso i colleghi di tutta la provincia, chiamati ad affrontare qualcosa che ripetiamo, non ha precedenti. Far uscire la bozza del DPCM non li ha certo agevolati.

Politica

A conferma che la reazione di Giordani all'uscita della bozza del DPCM sono assolutamente giustificate ci sono quindi le parole di sindaci di ogni colore politico che sulle loro pagine social hanno criticato fortemente la diffusione del contenuto del documento. Lo stesso hanno fatto consiglieri comunali d'opposizione come il leghista Alain Luciani ed Elena Cappellini di Fratelli d'Italia che riporta il racconto di un albergatore di Montegrotto Terme che si è visto svuotare l'albergo causa fuggi fuggi generale dei clienti. Se da una parte quindi a gran voce si dice di stare alle indicazioni che vengono date dalle istituzioni, dall'altra ci si preoccupa del possibile genererarsi di un clima di panico del quale proprio non c'è bisogno. 

Media

L'attacco ai media è poi la diretta conseguenza di una situazione gestita malissimo. E' la seconda volta che al Governo "sfugge" la bozza di un DPCM e se una volta è inammissibile, una seconda pare un peccato capitale. Hai voglia poi a prendertela con la stampa che pubblica o rende nota la notizia. Una bozza di decreto come questo è già di per sé una notizia. Davvero non bisognava pubblicarla? 

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