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Il 26 febbraio arriva Matteo Salvini a Padova con tutti i candidati della Lega

Molta fiducia per il voto da parte dei dirigenti del partito. Da Re, segretario regionale Lega: “Gli avversari? Danno fastidio, un po’ come le fontane davanti alle osterie in estate…”

Ci saranno tutti i dirigenti della Lega, come chiusura della campagna elettorale in Veneto. A Padova, al Geox, dove arriverà anche Matteo Salvini. “Crollano nascite, matrimoni, aspettative dei giovani e degli anziani. Così abbiamo pensato, proprio per questo appuntamento, di mettere la famiglia al centro. Siccome sappiamo che in Italia si perdono circa 200.000 persone, viste la mancate nascite, abbiamo deciso di invitare tutte le famiglie, compresi i bambini. Per loro abbiamo pensato a uno spazio apposito in cui saranno ospitati proprio i più piccoli”. Il palco sembra sarà posto al centro della sala del Gran Teatro, ma nessuno dei presenti alla conferenza stampa ha voluto sbilanciarsi troppo per non togliere l’effetto sorpresa.

Le proposte a teatro

“Parleremo di proposte di autonomia. I candidati del Veneto – spiega Andrea Ostellari -  ritengono che il referendum del 22 di ottobre sia un tema che non possiamo dimenticare. Lunedì si parlerà anche di questo, oltre che degli altri punti del nostro programma. Salvini ha chiesto che i candidati fossero persone con esperienza, quindi figure che hanno o stanno amministrando. Chi ha fatto il sindaco sa cosa chiede la gente comune. Tra i nostri candidati sindaci ed ex sindaci, proprio per questo motivo”.

Salvini a Padova

“Questa è l’unica data serale di Matteo Salvini. Ci aspettiamo una importante partecipazione, l’invito è esteso anche ai pochi indecisi che ci sono ancora, non solo i nostri sostenitori. Ci sarà anche Zaia con Salvini. In questi giorni stiamo girando tanto e la sensazione è che molti ci daranno fiducia. Ci attendiamo un risultato importante in Veneto. Noi vogliamo andare a governare, non a schiacciare bottoni. Siamo gente che ha una esperienza tale che può dare molto al Paese ”. Domandiamo se c’è quindi un ritorno della figura del professionista della politica. “Noi siamo tutti professionisti – ricorda Da Re -  nel senso che abbiamo una professione, poi certo, abbiamo esperienza di amministrazione, cosa che invece manca ad altri, che magari invece, hanno figure di quel tipo. Quindi c’è il paradosso di liste che presentano gente senza esperienza alcuna o profili di chi senza la politica rimane senza lavoro”.

Bitonci e la stoccata alla giunta di Padova

Massimo Bitonci rincara la dose: “C’è chi non ha mai amministrato neppure un condominio e oggi vuole andare a Roma a fare il ministro o il sottosegretario”. Bitonci poi non risparmia anche questa volta  una stilettata alla giunta di Palazzo Moroni: “Se non sai come funziona la macchina finisce che a governare poi sono i funzionari e non gli amministratori. Come succede a Padova, oggi”.

L'alleato Berlusconi

A proposito di governo c’è chi come Berlusconi sta già mettendo le mani avanti, presentando addirittura la squadra di governo, con la candidatura di Brunetta come ministro dell’economia, ad esempio. Da Re: "Il carnevale è finito da un po', non scherziamo".  Poi tocca a Bitonci: “I conti si fanno alla fine e il risultato del Veneto sarà trainante per il centro destra. Parlare prima delle votazioni e fare nomi per i ministeri oggi è prematuro a dir poco, anche se c’è chi lo fa, evidentemente. Aspettiamo di vincere poi tireremo le conclusioni”.

Le fontane davanti alle osterie

Il Pd, il Movimento 5 Stelle, possibile che non temiate i vostri avversari? “Gli avversari? Danno fastidio – lo dice con una battuta il segretario Da Re – un po’ come le fontane davanti alle osterie in estate…”

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