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Politica Voltabarozzo

«I comitati No Tram disinformano i cittadini per scopi politici»: l'accusa del circolo Pd

«Stando ai volantini distribuiti in quartiere doveva trattarsi di un momento di confronto fra i Comitati e i cittadini su temi sensibili e di interesse, ma fin dalle prime battute si è invece rivelato un’occasione di propaganda politica, con claque di sostegno e interventi programmati a supporto delle tesi dei Comitati»

«Nella serata di mercoledì 22 gennaio nella Sala “I.Nievo” a Voltabarozzo, si è tenuto un incontro dei Comitati No Rotaie, Via Azzoni e Parco Faggi, promosso dal Consigliere Comunale Roberto Moneta (Forza Italia), con la partecipazione di esponenti cittadini di Fratelli d'Italia e Movimento 5 Stelle. Stando ai volantini distribuiti in quartiere, doveva trattarsi di un momento di confronto fra i Comitati e i cittadini su temi sensibili e di interesse (Tram Sir3, Parco Faggi e lottizzazione di Via Azzoni). Fin dalle prime battute si è invece rivelato un’occasione di propaganda politica, con claque di sostegno e interventi programmati a supporto delle tesi dei Comitati»: inizia così l'atto di accusa del circolo Pd di Voltabarozzo per quanto successo.

«Informazioni inesatte»

Una "denuncia" pubblica da parte dei membri del circolo del Partito Democratico (coordinato da Marco Zoccarato), che proseguono: «Si sono levate solo alcune voci contrarie, fra cui quella del consigliere Roberto Bettella del Partito Democratico, che hanno chiarito molte inesattezze e fatto luce sulle strumentalizzazioni politiche prodotte dai comitati. In particolare sul tram sono state date molte informazioni inesatte che vogliamo qui evidenziare: 

  1. Il Comitato insiste sugli autobus ecologici ma non chiarisce in alcun modo le questioni della loro minore portata e della corsia preferenziale (ossia il modo in cui gli autobus non si bloccano nel traffico); a tal proposito è stata presentata una soluzione a led luminosi da installare su arterie del calibro di Via Piovese e di Via Facciolati che dovrebbero "avvisare" gli automobilisti dell'arrivo del mezzo elettrico invitando a fare spazio per lasciarlo passare; è impensabile che in una città come Padova, dove perfino le ambulanze faticano a farsi largo, un autobus possa farsi spazio fra le auto senza creare ulteriori rallentamenti e aumentare il rischio di incidenti;
  2. si continua a non dire che il finanziamento ministeriale ottenuto è destinato all’installazione di mezzi a guida vincolata quindi non è utilizzabile per bus elettrici o altre soluzioni;
  3. vengono mostrati come alternativa filmati di mezzi elettrici e altre ipotesi sperimentali (quindi non omologati e conseguentemente non utilizzabili per un servizio continuativo);
  4. si è provato a convincere i presenti che il tram aumenterebbe l'inquinamento alzando polveri sottili,  omettendo il fatto che proprio per l'andamento regolare del tram su corsia preferenziale tale fenomeno è del tutto trascurabile (soprattutto se comparato al volume di polvere generato dagli equivalenti mezzi a motore, che verrebbero ridotti di numero proprio dall'uso del tram);
  5. uno degli esperti invitati è riuscito a suggerire di vendere i mezzi a gasolio a paesi meno attenti all'inquinamento (testualmente: Romania, Bulgaria e Paesi dell'Est in genere), per fare cassa e investire in mezzi più puliti; questa affermazione volgare si commenta da sola, oltre a rimarcare l'ignoranza di chi non sa che nei Paesi dell'Est l'uso di tram e metropolitana è più diffuso che nel nostro paese».

La conclusione

Conclude la nota: «Insomma i Comitati si sono improvvisamente riscoperti "ecologisti", ma alla precisa domanda sul "dove eravate durante l'amministrazione Bitonci?" hanno risposto in modo offeso e confuso. Come del resto sul tema del Parco dei Faggi, preso davvero in carico solo da questa amministrazione su nostra insistente pressione. La verità è che ai Comitati della salute cittadina interessa ben poco. Il loro obiettivo è solo politico e viene perseguito strumentalizzando le paure delle persone.  Come tutte le novità, è ovvio che la costruzione della nuova linea SIR3 suscita molte domande e alcune legittime riserve, specialmente dei residenti e dei commercianti interessati dal tracciato. Abbiamo fatto nostre queste riserve e chiesto all’Amministrazione di rispondere con velocità ed efficacia. Siamo però consapevoli che una gran parte degli abitanti di Voltabarozzo è favorevole alla realizzazione di questa linea. Il tram è infatti un mezzo moderno, che finalmente avvicina Padova alle altre grandi città europee; è utile agli studenti, ai lavoratori e alla popolazione anziana, perchè connette velocemente il nostro quartiere con l'ospedale, con il centro città e con la stazione ferroviaria. E' inoltre una delle risposte necessarie all'abbattimento dell'inquinamento atmosferico che avvelena la nostra città.  Per tale motivo il circolo del Partito Democratico di Voltabarozzo a tutti i livelli si adopera perchè l'Amministrazione Comunale acceleri il più possibile la realizzazione di quest’opera fondamentale per il futuro di Voltabarozzo e di Padova».

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