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Lunedì, 29 Aprile 2024
VERSO LE ELEZIONI DEL 2022

Lega, i sindaci e gli amministratori stanno con Marcello Bano

Dopo le dichiarazioni forti sui vertici ora rischia l'espulsione dal partito. Molti però sono i leghisti che sostengono la posizione dell'ex vice presidente della Provincia. Tra loro anche Daniele Canella (video) appena eletto vice Bui

Le parole di Marcello Bano continuano a rimbombare nelle stanze leghiste. Lo strappo del sindaco di Noventa, che ha accusato i vertici del Carroccio di calare decisioni dall'alto (partendo dalla candidatura di Francesco Peghin a Padova) e di non ascoltare gli amministratori, non sono piaciute a chi poi prende le decisioni. Lui adesso è addirittura a rischio espulsione, ma non è solo. Diversi amministratori e militanti sono intervenuti per difenderlo. Altri lavorano dietro le quinte, a partire da Roberto Marcato e Fabrizio Boron. Il tema è la candidatura di Peghin, ma sullo sfondo ci sono le mancate convocazioni di congressi e assemblee. Anche l'autonomia è finita nel dimenticatoio di chi fa politica a livello nazionale.

Tonin

Paolo Tonin è un militante dagli anni 80’, ex sindaco di Campo San Martino e ora vice referente provinciale: «Su Padova il direttorio non ha ancora affrontato il tema, ma io credo che il passaggio preveda in primis una proposta che deve venire dalla sezione cittadina. Poi tocca alla valutazione del direttorio e infine la decisione del nazionale e federale. Sul tema della democrazia interna io penso che sia assolutamente necessario concludere la stagione dei congressi comunali, provinciali ed infine regionali, in quanto il partito è bloccato da nomine e referenti ormai da troppo tempo e questo. Non è più rinviabile e richiesto a gran voce da parte di troppi militanti»

Dorio

Fausto Dorio, sindaco di Villafranca Padovana ed ex componente del consiglio nazionale: «La politica di pochi, sempre più lontana dalla identità territoriale di molti, e che noi amministratori percepiamo, è distante dalle scelte politiche che il territorio reclama. Ora mi metto nei panni di un militante, come il sottoscritto, da oltre 20 anni dove una volta, anche con discussioni accese in direttivi provinciali o di sezione, si decidevano all'unisono le scelte politiche da adottare. Cosa deve fare ora un militante mancando queste strutture? Deve per forza reclamare congressi o tradurre tramite i mass media che ascoltano le necessità che la base esprime».

Canella

Giraldo

Michele Giraldo, Sindaco di Brugine: «Massima solidarietà e vicinanza al collega Marcello Bano, che ha espresso a voce alta quello che molti non hanno il coraggio di dire. Non voglio entrare nel merito di questa vicenda, ma è evidente che si debba ricalibrare l’assetto del nostro partito, che ha perso il contatto con il territorio e i militanti, per andare a caccia di qualche manciata di voti temporanei in più. E’ vero, i panni sporchi dovrebbero essere lavati in casa, ma sarebbe bello che c’è ne fosse almeno la possibilità. I vertici dovrebbero essere eletti come in passato, non nominati, o almeno dovrebbero essere quantomeno garantisti. Non si vuole criticare il partito, ma quantomeno far capire dove si sta sbagliando»

Sandonà

Luciano Sandonà, consigliere regionale (presidente prima commissione): «La scelta del candidato sindaco per Padova è un appuntamento cruciale per il nostro partito. Auspico un grande coinvolgimento, dai militanti padovani fino ai nostri rappresentanti istituzionali a tutti i livelli. Abbiamo il dovere di scegliere un candidato forte che possa permetterci di riconquistare Padova, bissando il miracolo del 2014 quando vincemmo contro tutti i pronostici.
La posizione del sindaco Bano è quella di molti amministratori e militanti».

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