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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Libero Arbitrio, durissimo attacco a Giovanni Tagliavini: «Una marionetta nelle mani della maggioranza»

Il gruppo composto dai consiglieri Cappellini, Cavatton e Turrin si scaglia contro il presidente del consiglio comunale per aver inserito come ultimo punto della prossima seduta la mozione di sfiducia da loro presentata

Riceviamo e pubblichiamo: «»

"La Conferenza dei Capigruppo svoltasi nel pomeriggio di giovedì 22 novembre ha confermato le nostre peggiori previsioni: il Presidente del Consiglio comunale è una marionetta nelle mani della maggioranza e ha definitivamente perso quel briciolo di dignità politica che il ruolo che ricopre dovrebbe imporgli di conservare. Senza nessun pudore, ha presentato e fatto approvare dai Capigruppo di maggioranza un ordine del giorno per la prossima seduta di Consiglio (26 novembre) dove la Mozione di Revoca del Presidente è inserita all’ultimo punto, dopo delibere molto delicate quali la Variazione di Bilancio e la gestione della Fiera di Padova. L’intento è ovvio e sconsolante: fare in modo che la mozione non si discuta o venga trattata ad un’ora talmente tarda da risultare impossibile che l’opinione pubblica ne abbia notizia. Non credevamo che il disprezzo per l’aula che dovrebbe rappresentare fosse a tal punto radicato e spudorato nel Presidente del Consiglio, da consentirgli di ulteriormente svilire e degradare il Consiglio comunale e - prima ancora - l’alta carica che ricopre. Ci vergognamo per Lui e per la miopia arrogante con cui ha sempre condotto il Consiglio comunale, adeso come un lichene ai voleri prepotenti e dispotici di chi gli assicura il posto. E oggi non troviamo le parole per esprimere lo sconcerto di fronte alla sua condotta: non si è mai visto prima che un Presidente del Consiglio comunale su cui penda una mozione di sfiducia, invece di farla discutere subito, decida di condurre l’intera seduta in stato di impeachment. Tale comportamento è a tal punto violativo delle regole democratiche da far impallidire le pur enormi scorrettezze istituzionali commesse dalla terza carica del Comune nel suo disastroso anno e mezzo di mandato. Se Tagliavini pensa che chineremo la testa deferenti si sbaglia di grosso. Abbiamo sempre provato e dimostrato un profondo rispetto per le Istituzioni, ma non possiamo più tollerare chi se ne serve – sistematicamente e senza alcun ritegno – per prevaricare i diritti della minoranza, per abusare delle regole che dovrebbe difendere e per mortificare il ruolo e le funzioni di quanti rappresentano i cittadini.

I Consiglieri del Gruppo LIBERO ARBITRIO: Matteo Cavatton, Enrico Turrin, Elena Cappellini"

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