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Lorenzoni replica alla Lega e risponde al presidente della commissione Cusumano

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Il sollecitato passaggio in Commissione appare privo di legittimazione e non giustificabile nel merito, non rinvenendosi nelle esternazioni e congetture giornalistiche alcuna connessione con il mio ruolo di Pubblico Amministratore»

Dopo che il caso dei presunti fondi illeciti alla Fondazione Fontana legata allo scandalo delle tangenti a Galan è uscito sugli organi di stampa, si accende anche la polemica politica. Così il vice sindaco Arturo Lorenzoni, ha deciso con una nota di intervenire dopo l'interrogazione parlamentare dell'onorevole Alberto Stefani, della Lega a cui hanno fatto seguito le dure parole di Bitonci e con una lettera inoltrata al presidente della VIII Commissione Consiliare  - Politiche di Controllo e Garanzia, Giacomo Cusumano del Movimento 5 Stelle. 

La nota di Lorenzoni

Ecco la nota inviata dal vice sindaco in seguito alla interrogazione dell'onorevole A. Stefani: «Nello scorso consiglio comunale alcuni Consiglieri di minoranza hanno chiesto che sia disposta audizione in VIII Commissione Consiliare, Politiche di Controllo e Garanzia del sottoscritto, dell'Assessora dal Decentramento e del Presidente del Consiglio comunale in merito al mio presunto coinvolgimento e al presunto coinvolgimento della Fondazione Fontana nella vicenda dello scandalo dei fondi illeciti legati all’ex governatore Galan. So anche che questa mattina è stata presentata un’interrogazione in Parlamento dall’on. Alberto Stefani. Premesso che l'Assessora e il Presidente del Consiglio comunale sono completamente estranei ai suddetti argomenti, ritengo di essere l'unico interlocutore dei Consiglieri desiderosi di eventuali chiarimenti. Ho risposto al presidente della VIII Commissione sottolineando come non ricorra alcun fatto o atto di cui sono tenuto a rendere conto avanti la Commissione, così come ritengo di non dover rispondere “punto su punto” non essendoci dei punti che mi riguardano. 
Il sollecitato passaggio in Commissione appare privo di legittimazione e non giustificabile nel merito, non rinvenendosi nelle esternazioni e congetture giornalistiche alcuna connessione con il mio ruolo di Pubblico Amministratore.
 Ciononostante, consapevole di non aver nulla da nascondere, ribadisco di essere disponibile ad incontrare informalmente i Consiglieri comunali per rispondere a qualsivoglia loro curiosità attinente la mia passata attività di Presidente di Fondazione Fontana». 

La lettera a Cusumano

Questa è il testo inviato dal vice sindaco Arturo Lorenzoni al presidente della commissione Giacomo Cusumani:

Egr. Presidente
VIII Commissione Consiliare del Comune di Padova Giacomo Cusumano cusumanog@comune.padova.it

alcuni Consiglieri di minoranza nel Consiglio del 15 aprile u.s. hanno chiesto che sia disposta audizione in Commissione Politiche di controllo e garanzia del sottoscritto Vicesindaco, dell'Assessora Francesca Benciolini e del Presidente del Consiglio comunale, circa una presunta mia consapevolezza, nello svolgimento della mia attività di Presidente di Fondazione Fontana Onlus nel periodo aprile 2014- 3 luglio 2017, dei temi oggetto delle notizie di stampa di questi giorni.

Premesso che l'Assessora Francesca Benciolini e il Presidente del Consiglio comunale sono completamente estranei ai suddetti argomenti, la prima perché è stata semplicemente dipendente di Fondazione Fontana Onlus, il secondo per non avere mai ricoperto cariche o tenuto rapporti con la Fondazione stessa, ritengo di essere l'unico interlocutore dei Consiglieri desiderosi di eventuali chiarimenti.

Sottolineo altresì che non ricorre alcun fatto o atto di cui il sottoscritto sia tenuto a rendere conto avanti la Commissione da Lei presieduta così come ritengo di non dover rispondere “punto su punto” non essendoci dei punti che mi riguardano, talché il sollecitato passaggio in Commissione appare privo di legittimazione e non giustificabile nel merito, non rinvenendosi nelle esternazioni e congetture giornalistiche alcuna connessione con il mio ruolo di Pubblico Amministratore.

Ciononostante, consapevole di non aver nulla da nascondere, ribadisco di essere disponibile ad incontrare informalmente i Consiglieri comunali per rispondere a qualsivoglia loro curiosità attinente la mia passata attività di Presidente di Fondazione Fontana.

Al riguardo mi preme evidenziare da subito alcuni aspetti e fugare alcune insinuazioni:

- Fondazione Fontana ha operato ed opera tuttora nella formazione in ambito scolastico, della sua attività possono testimoniare le centinaia di insegnanti coinvolti. È stata ed è altresì attiva nella cooperazione internazionale; invito tutti a conoscere l'intenso lavoro fatto nelle scuole in cui Fondazione Fontana è presente. Anche qui mi sono testimoni coloro che hanno collaborato e tratto beneficio dai tanti progetti sviluppati. Attaccare loro per attaccare me è meschino.

- Sfido a provare o immaginare soltanto un comportamento non dico illecito, ma anche solo incauto in ciò che ho fatto nel quadro della mia presidenza di Fondazione Fontana. Ogni euro transitato in ingresso o in uscita è stato rendicontato e controllato nella sua provenienza. Quanto riportato nella stampa di questi giorni riguarda solo ed esclusivamente l'attività di impresa di Damiano Pipinato, e su questo renderà conto lui direttamente.

Io, al pari di tutti coloro che si sono adoperati per Fondazione Fontana in questi anni, non avevo alcuna visibilità né relazione con le attività a monte dei donatori. Per questo non posso accettare in nessun modo che il mio nome e/o quello della Fondazione siano associati alle vicende stigmatizzate in questi giorni dalla stampa locale.

- Non ho mai ricevuto o preso un solo euro da Fondazione Fontana, né a titolo di emolumenti né a titolo di rimborsi o indennità.

-  Non ho ricevuto alcun finanziamento elettorale da Damiano Pipinato.

-  Chi allude a possibili influenze o condizionamenti sul mio e nostro lavoro di amministratori pubblici corre il rischio di farlo, a questo punto, in grave malafede.

- La speculazione politica purtroppo non colpisce solo me ed esponenti della mia lista, ma una Fondazione che opera in totale trasparenza per fare del bene e opere caritatevoli.

- Gettare discredito o anche solo ombra su questa Fondazione, per colpire il nostro ruolo attuale, procura un ingiustissimo danno d'immagine che spero i Consiglieri vogliano valutare responsabilmente e in coscienza.

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