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Lorenzoni contro il terzo mandato: «Il limite esiste per evitare personalizzazione della politica»

Il consigliere regionale non solo è contrario al terzo mandato ma poi si spinge più in là, dando anche un giudizio di merito sull'operato di Luca Zaia, che è anche una stilettata al sindaco di Padova, Sergio Giordani, di cui è stato vice. Il sindaco di Padova, esprimendosi sull'argomento, ha infatti dichiarato di apprezzare la "continuità" amministrativa

Il consigliere regionale Arturo Lorenzoni interviene sul dibattito innescato dal voto al quale sarà sottoposto il Parlamento per consentire a sindaci di grandi centri e soprattutto presidenti di regione di poter effettuare un altro mandato visto che il limite è due. In Veneto è tema di grande attualità visto che è coinvolto il presidente Luca Zaia.

«La disputa sul terzo mandato dei presidenti di Regione ammorba da settimane il chiacchiericcio politico sulla base di personalismi e opportunismi dei vari partiti. È incredibilmente grave che una decisione così rilevante per il funzionamento delle nostre istituzioni sia decisa in base allo scambio tra i desiderata dei partiti di governo. Il limite ai mandati delle cariche esecutive è stato posto per limitare la personalizzazione della politica, estremamente pericolosa in epoca di mediatizzazione della politica stessa, dominata più dai comunicatori che dai buoni governanti. Sindaci e presidenti di Regione hanno un potere enorme nella nomina delle cariche di gestione delle istituzioni pubbliche». Lorenzoni è assolutamente contrario alla possibilità di un terzo mandato: «Si pensi solo che i direttori generali delle ASL che spendono l’85% del bilancio della Regione Veneto sono di nomina personale del presidente. Diverso è essere membri di un organo legislativo elettivo, dove è giusto che i cittadini diano fiducia a chi ritengono migliore. Come può non essere chiara tale differenza? Le cariche esecutive, lontano dagli occhi dei cittadini, possono creare sistemi di potere pericolosissimi per il buon funzionamento delle Istituzioni e per il benessere di tutti». Lorenzoni poi si spinge più in là dando anche un giudizio di merito sull'operato di Luca Zaia che allo stesso tempon è anche una stilettata al sindaco di Padova, di cui Lorenzoni è stato vice, Sergio Giordani, che ha dichiarato sull'argomento di apprezzare la "continuità": «E sorprende anche che rappresentanti di rilievo dell’opposizione al governo regionale del Veneto invochino la continuità, quando la nostra Regione vive un immobilismo pesantissimo su troppi fronti: tutela del territorio, transizione ecologica, sanità del territorio, innovazione, riforma degli enti di assistenza e beneficenza… Dobbiamo rinunciare per sempre a riforme che altre Regioni hanno ormai da decenni?».

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