Abolire le singole province e far confluire i 2 milioni e mezzo di abitanti di Venezia, Padova e Treviso sotto un'unica maxi realtà territoriale. Leader però Venezia, che diverrebbe “Città metropolitana” allargata.

IL MANIFESTO. La proposta non poteva che venire dalla laguna, dove oggi tutte le realtà imprenditoriali e professionali veneziane, con capofila Confindustria, hanno siglato un "Manifesto per Venezia città metropolitana".

GLI INTENTI. Tra gli obiettivi espressi nel documento: “l'abbattimento di doppioni e carrozzoni, semplificare gli strumenti di crescita e sviluppo, premiare le eccellenze e fare economie di scala nel rispetto dell'ambiente per dare lavoro ed occupazione, attraendo anche investimenti dall'estero”.

I NUMERI DELLA MAXI REALTÀ. Nel manifesto si snocciolano anche i numeri della macro area: una popolazione che al 50% è composta da under 40, il 10% di stranieri, tre sedi universitarie, 250 mila imprese (una ogni 9 abitanti) e 2.200 ettari di aree industriali. Sul piano infrastrutturale: il terzo aeroporto italiano, il primo porto del Mediterraneo e la prima centrale elettrica ad idrogeno.