rotate-mobile

Presentato il master plan del nuovo parco delle Mura di San Benedetto: si chiude l'era della Prandina

Oltre 67mila metri quadri di verde, recupero di tre edifici sotto tutela della Soprintendenza, una piazza per Corso Milano. Per quanto riguarda la mobilità Via Orsini sarà assorbita dal parco a parte il primo tratto che è quello che porterà al parcheggio alberato con 250 posti auto

Non si chiamerà più Ex Prandina, ma parco delle Mura di San Benedetto. SI chiude un'era e se ne apre una nuova che in qualche modo è comunque un ritorno alle origini. Al 1700. «Tornano verdi spazi che non erano tali da secoli. Gli alberi verranno mantenuti e conservati, quindi salvati. Il parcheggio sarà ultra light, completamente permeabili. Agli alberi già presenti ne verranno aggiunti di nuovi. Ce ne servono nel cosiddetto boschetto che tale non è, dove è stato pensato il parcheggio. Ci servono per rendere ombreggiata tutta l'area, sterrata. Nell'area marginale che va verso il centro, tutto il resto che da verso Corso Milano sarà verde». Lo sintetizza così il soprintendenten Vincenzo Tiné il master plan presentato durante una lunga e dettagliata conferenza stampa dal vice sindaco Andrea Micalizzi e un soddisfatto Sergio Giordani. 67mila metri quadri di verde, recupero di tre edifici sotto tutela della Soprintendenza, una piazza per Corso Milano. Per quanto riguarda la mobilità Via Orsini sarà assorbita dal parco a parte il primo tratto che è quello che porterà al parcheggio alberato con 250 posti auto. Cambia la viabilità in via Volturno che diventerà a doppio senso di traffico. Questo avverà già da gennaio, mentre l'assorbimento di via Orsini sarà graduale. «Ci sono già pronti 4miloni e mezzo a disposizione di questo progetto». spiega Micalizzi. «Un luogo che e sempre stato chiuso o di pertinenza esclusiva prima solo dei benedettini e poi dell'esercito. Ora invece diventa un luogo accessibile, fruibile. Il parcheggio dista 500 metri dal centro. E Corso Milano avrà finalmente una sua piazza». Molto soddisfatto anche il sindaco Sergio Giordani. «Tante discussioni ma anche studi per valorizzare al meglio quest'area che con questa soluzione di fatto allarga il centro. Diventa verde ben più dei 37mila metri quadri che erano compresi nella caserma. In più avremo un parcheggio alberato, più grande di quello che c'è e più vicino al centro». Sia Tiné che il sindaco hanno spiegato che la soluzione parco interrato è stata esclusa perché inattuabile per tutta una serie di fattori tra i quali il tanto cemento che sarebbe stato indispensabile per la realizzazione.

Rendering del parco delle Mura di Sanbendetto

La sintesi

Gli interventi si possono sintetizzare  così: realizzazione di un ampio parco che all’interno comprende gli edifici vincolati dell’ex caserma, parte dell’area dell’ex caserma Prandina, il parco Cavalleggeri e l’area antistante Porta Savonarola. 

• Viabilità all’interno del Parco funzionale solo alle attività presenti lungo il tracciato della “Strada delle Mura di San Prosdocimo”. 

• Percorsi ciclo-pedonali di collegamento funzionali alla fruizione del parco, di attraversamento, di collegamento con il centro storico e con la fermata SIR2. 

• Realizzazione di una nuova piazza su Corso Milano. 

• Piazza di valorizzazione della Porta, dell’accesso attraverso le mura 

cinquecentesche, dell’ex Cavallerizza e dell’accesso al nuovo sistema del Parco; 

• Riduzione delle superfici impermeabili e recupero della vegetazione di pregio esistente. 

• Nuovo “parcheggio boscato”. 

La valorizzazione dell'esistente

L’intervento ha come obiettivo anche la valorizzazione dei tre edifici vincolati dell’area destinata a parco, l’ex cavallerizza e le due ex scuderie, mediante un intervento di restauro e recupero con l’inserimento di nuove funzioni compatibili con l’impianto originario degli stessi. Più nel dettaglio le nuove funzioni sono state definite sia per la posizione che per la tipologia edilizia e sono le seguenti: 

- Destinazione espositiva e museale nell’ex cavallerizza. 

◦ immobile in posizione strategica rispetto alle mura cinquecentesche ed alla Porta Savonarola può essere messo in relazione con il sistema bastionato ed al sistema della fruizione “museale” complessiva; 

◦ di grandi dimensioni, a spazio ampio ed unico, con ampie vetrate regolari si presta ad una funzione espositiva. 

- Destinazione a servizi e ristorazione nella ex scuderia con la previsione di ricostruire 

parte del volume originario abbattuto durante i bombardamenti della Seconda Guerra 

Mondiale. 

◦ originariamente suddiviso in ampie “stanze” in serie con due corpi addossati a destinazioni funzionali minori si presta ad ospitare servizi e ristorazione funzionali alle altre attività turistiche presenti nell’area ed utile al presidio del parco; 

◦ è possibile un ricostruzione della parte del volume demolito sia dal punto di vista storico sia come occasione per la realizzazione di uno spazio funzionale al parco. 

- Destinazione civica e per associazioni della seconda ex scuderia. 

◦ ora sottoposto ad un intervento di restauro, grazie al suo impianto distributivo originario, può essere utilizzato come contenitore polifunzionale di varie attività a carattere sociale. 

Una nuova Piazza per Corso Milano 

Elemento di particolare interesse rispetto al sistema bastionato è la valorizzazione di Porta Savonarola con un intervento di revisione dell’area quale elemento di connessione fra il sistema bastionato, il nuovo sistema parco e la modifica della viabilità conseguente alla nuova linea Sir2. Si individua come intervento qualificante di uno degli ingressi principali al centro di Padova mediante: 

1. Chiusura di via Orsini. 

2. Eliminazione dell’attuale rotonda posta in corrispondenza di via Orsini-via Raggio di Sole. 

3. Nuovi percorsi ciclopedonali. 

4. Piazza funzionale a Porta Savonarola ed al nuovo spazio espositivo nell’ex Cavallerizza.

Video popolari

Presentato il master plan del nuovo parco delle Mura di San Benedetto: si chiude l'era della Prandina

PadovaOggi è in caricamento