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Il ministro Cécile Kyenge oggi in visita ufficiale a Padova

Tappa nella città del Santo, lunedì 10 giugno, per la titolare del dicastero per l'Integrazione. Con l'occasione, l'incontro con alcuni studenti del liceo Cornaro, dove erano apparse scritte razziste contro il neoministro

Padova ospita la visita del ministro per l'Integrazione Cécile Kyenge.

LE TAPPE. Intenso il programma che, lunedì 10 giugno, la vede prima presente, al caffé Pedrocchi (ore 11.30), al convegno "L'Italia oggi" promosso dal Pd. Successivamente in piazza della Frutta (ore 12.30) per ricordare Enrico Berlinguer, quindi in Comune (12.45) per incontrare le associazioni degli stranieri in Italia. Infine la visita alla sede della "Carraro" a Campodarsego (ore 15).

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L'INCONTRO CON GLI STUDENTI DEL CORNARO. Con l'occasione, la visita padovana è anche l'occasione per il ministro di incontrare alcuni studenti del liceo Cornaro, dove a a maggio il muro di recinzione era stato imbrattato con una frase razzista nei suoi confronti, azione dalla quale i ragazzi avevano prontamento preso le distanze, in difesa della Kyenge. "Quella che state mostrando voi è l'Italia migliore - ha detto agli studenti - Credo sia necessario cambiare l'ottica con cui vengono percepiti questi insulti e queste offese, infatti non sono indirizzati soltanto alla sottoscritta ma ogni persona e i giovani lo stanno dimostrando, stanno rispondendo e facendo vedere questa faccia dell'Italia migliore". "La risposta agli insulti - ha ribadito Kyenge - deve venire da tutti gli italiani, da quasi 60 milioni di italiani. Il fatto che ci sia un ministero dell'Integrazione è dovuto al fatto che molte persone lavorano per l'integrazione che va dal 'piccolo' del singolo di una persona a quello delle associazioni". "Il ministero ha un compito difficile - ha sottolineato - perché parlare di integrazione significa lavorare su interazione quindi agire tra migranti ed autoctoni". Fondamentale poi per Kyenge il lavoro nelle scuole e delle scuole ma anche nello sport perché conoscere chi è originario di un altro paese o figlio di chi viene da altrove è occasione per imparare e crescere assieme facendo sviluppare il territorio stesso.

DIRITTO DI CITTADINANZA. "La forma di jus soli che si troverà sarà figlia della nuova fotografia dell'Italia - ha poi detto il ministro nel corso dell'incontro pubblico - Il Paese deve dare risposte alla nuova fotografi. L'Italia oggi è un paese meticcio dove convivono tante culture e tante persone che provengono da tanti paesi". Di qui la necessità - per il ministro - di cambiare in meglio nel segno dei diritti. "L'integrazione passa per iniziative parlamentari nelle due camere - ha detto Kyenge - Il ministero lavorerà sulla sensibilizzazione e semplificazione altri aspetti sono a carico del Ministero dell'Interno, della Difesa, degli Esteri e dell'Istruzione con i quali ho il compito di dialogare". "Contro ogni discriminazione - ha poi rilevato - c'é la convenzione di Ginevra che l'Italia ha sottoscritto, e utile per favorire l'integrazione c'é anche la necessità e la mia volontà che la politica usi toni distensivi. La politica deve essere l'esempio e uno stimolo per l'integrazione". "Tutti i partiti, tranne la Lega - ha rilevato - si sono detti pronti a giungere ad una legge sullo jus soli".

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