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Monselice, l'opposizione all'attacco per i ritardi sulla riapertura del nido

«I genitori sono stati lasciati in balia di informazioni parziali che peraltro risultano preoccupanti, visto che si parla di un dimezzamento, da 60 a 30, delle accoglienze ed un aumento della retta del 40% senza applicazione delle fasce Isee»

I Consiglieri Comunali d'opposizione di Monselice, Santino Bozza, Angelo Giuliani, Gianni Mamprin, Francesco Miazzi, Silvia Muttoni con una nota congiunta si sono espressi in termini apertamente critici rispetto alla gestione dell'asilo nido: «Dopo i ritardi, i pasticci e le negligenze dell’Amministrazione Comunale in riferimento ai Centri estivi, nell’ultimo periodo - così scrivono in una nota - stiamo ricevendo dai genitori dei bambini che frequentano l’asilo nido, decine di richieste d’intervento per la situazione che si è venuta a creare anche in questa struttura. In tutto il periodo di chiusura dell’asilo, da parte della Cooperativa Codess, sono mancate le comunicazioni, che in 3 mesi si sono limitate ad un’unica e-mail che informava della possibilità di ritiro degli effetti personali dei bambini. I genitori non sono stati nemmeno avvertiti della sospensione del pagamento della retta mensile».

Asilo nido

«In questo modo - proseguono - i genitori sono stati lasciati in balia di informazioni parziali e informali che peraltro risultano particolarmente preoccupanti, visto che si parla di un dimezzamento (da 60 a 30) delle accoglienze ed un aumento della retta del 40% senza applicazione delle fasce Isee (benché si sia arrivati addirittura a parlare di un costo pro capite superiore ai 1000 euro mensili...) a fronte di situazioni rilevate in altri Comuni con aumenti irrilevanti o addirittura azzerati per le famiglie. E sempre con comunicazioni informali si parla di una possibile riapertura prevista il 29 giugno che doveva seguire la somministrazione quanto meno tardiva di un questionario (proposto dalla cooperativa che ha in gestione il nido), per rilevare i bisogni dei genitori. Chiediamo con forza che l’Assessore Francesca Fama che ha le deleghe per le Politiche Sociali e della Famiglia, inizi finalmente a svolgere con dedizione il suo compito, sollecitando la convocazione del Comitato di gestione, comunicando in modo ufficiale i periodi di apertura e i costi effettivi per le famiglie, agendo con un richiamo formale alla Cooperativa Codess per questi comportamenti inadeguati, coordinando le modalità di riapertura non solo per i mesi estivi, ma in particolare dal mese di settembre. E infine ci vediamo costretti ad un nuovo richiamo al Sindaco e alla sua maggioranza, in quanto si continua a sottovalutare l’importanza del sostegno alle famiglie, sia sotto forma di contributo economico sia come supporto ai loro bisogni».

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