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Monselice: la maggioranza traballa, i fondi del Pnrr salvati dall'opposizione

A pochi mesi dalla fine del mandato dell'amministrazione Bedin, tre consiglieri di maggioranza aprono quella che potrebbe tradursi in una crisi della giunta. «Essere consigliere comunale porta con sé delle responsabilità a cui non ci si dovrebbe mai sottrarre», ha commentato la sindaca Giorgia Bedin

A pochi mesi dalla fine del mandato dell'amministrazione Bedin, tre consiglieri di maggioranza aprono quella che potrebbe tradursi in una crisi della giunta comunale. Martedì 14 novembre, in consiglio era infatti prevista la discussione e la votazione della Delibera relativa alla “Variazione d’urgenza al bilancio di previsione 2023-2025” . 

Dopo l’illustrazione del provvedimento da parte dell’assessore Parolo, sono seguiti gli interventi, duri e molto critici, dei consiglieri comunali Gianni Baraldo e Miriam Nardelli a cui va aggiunta anche Ilie Rizzato, assente ma dello stesso avviso dei colleghi. I due presenti hanno abbandonato la seduta, per non votare il provvedimento. Il numero legale è stato garantito paradossalmente, dalla presenza dei consiglieri di minoranza che invece hanno scelto di votare. «Sareste numericamente sotto il numero legale qualora anche noi uscissimo dall'aula. Rimaniamo qui per senso di responsabilità, ma l'immagine che esce da questo consiglio è di una maggioranza che si sta sgretolando», spiega Francesco Miazzi durante la dichiarazione di voto. Gli fa eco il collega d'opposizione, Rino Biscaro del Pd che dichiara di astenersi ma di rimanere alla votazione per non mettere in pericolo mezzo milione di euro di fondi Pnrr. Si tratta di 520mila euro da utilizzare per il dissesto idrogeologico della Rocca. Infine, i tre consiglieri della maggioranza in rotta di collisione con la giunta Bedin, hanno il giorno dopo rincarato la dose con un comunicato in cui attaccano l'operato di «alcuni assessori che si muovono come scheggie impazzite, senza rendere conto delle proprie azioni». 

«A sei mesi delle elezioni sono cose che possono succedere, ma stavamo votando somme importanti per interventi che toccano la comunità, ci vuole senso di responsabilità. In questo senso da lodare il comportamento dei consiglieri di minoranza hanno fatto un gesto che va proprio in quella direzione. Essere consigliere comunale porta con sé delle responsabilità a cui non ci si dovrebbe mai sottrarre», ha commentato la sindaca Giorgia Bedin. Appare oggettivamente discutibile che solo a pochi mesi dalla nuova campagna elettorale tre consiglieri aprano una frattura in una maggioranza se non per cercare di trarne dei benefici al momento del voto. Una strategia che però rischia, se riesce a passare indenne questa bufera, di rafforzare il ruolo della sindaca Bedin che è evidentemente il vero obiettivo di questo attacco politico. 

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