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Mortandello: il futuro delle Terme euganee anche nella riabilitazione della sindrome “long-Covid”

«L'avvenire delle terme nei prossimi anni non sarà solo sulla terapia tradizionale dei fanghi e delle inalazioni, ma dovrà puntare molto sulla riabilitazione: non solo la riabilitazione post-operatoriama anche sulla riabilitazione per quella nuova patologia»

«L'avvenire delle terme nei prossimi anni non sarà solo sulla terapia tradizionale dei fanghi e delle inalazioni, ma dovrà puntare molto sulla riabilitazione: non solo la riabilitazione post-operatoria, di cui già si discute da anni con la Regione del Veneto, ma anche sulla riabilitazione per quella nuova patologia che è la sindrome “long - Covid” che colpisce una parte delle persone che in questi mesi sono stati contagiati in maniera più o meno grave dal Covid - 19». E' il parere del Sindaco di Montegrotto Terme, Riccardo Mortandello. 

Target

«Sono persone - evidenzia Mortandello - non più positive ma che continuano ad avere sintomi di varia natura, che persistono per settimane e mesi. Secondo uno studio cinese, 3 su 4 dei pazienti ricoverati hanno un sintomo fino a sei mesi più tardi: stanchezza, insonnia e ansia i più ricorrenti. In molte persone il Covid 19 lascia per lungo tempo un indebolimento generale dei muscoli e delle articolazioni e una maggiore fragilità a livello di prime vie aeree, di bronchi e di polmoni. Si tratta di migliaia di persone in Italia, Francia, Germania e in tutti quei Paesi che già sono clienti abituali delle nostre strutture termali, dove è necessaria un’azione mirata per far conoscere anche questa nuova possibilità di trovare una risposta ai propri problemi alle Terme euganee.  Rivolgersi a questo target di milioni di persone per primi può essere importante. Tra le altre cose, le strutture necessarie per riabilitare questi pazienti long-Covid ci sono già: i reparti inalatori, le grotte di sale e le piscine». 

Sindrome long- Covid

«C’è da considerare inoltre che chi è già stato contagiato dal Covid 19 - spiega Sindaco di Montegrotto Terme - per un certo periodo di tempo è immune e non crea quindi problemi di eventuali contagi nelle strutture alberghiere. Purtroppo l’evolversi della pandemia ci porta in questo momento a  pensare che, anche con il vaccino, noi dovremo convivere per anni con questo virus. Penso quindi che possa essere lungimirante per la nostra economia caratterizzarci come centro specializzato di riabilitazione per la sindrome long- Covid. Dal punto di vista burocratico, per i clienti basterebbe una semplice autorizzazione per le varie terapie inalatorie, senza che sia necessario a procedere con nuove convenzioni o specifiche autorizzazioni regionali.  Si tratta di iniziare a fare le inalazioni e in contemporanea riabilitare il resto del corpo nelle piscine». 

Vantaggi

«I presidi sanitari e alberghieri - concllude - presenti nelle terme euganee hanno un vantaggio con il quale neppure possono competere le strutture di riabilitazione private che ci sono nelle città perché nei nostri alberghi è possibile fare un lavoro globale: sui  polmoni, sui muscoli e sulle articolazioni. E assieme a questo lavoro la terapia può comprendere riposo, relax nei Colli e un’alimentazione sana ed equilibrata. L’emergenza Covid è stata un duro colpo per il nostro turismo, sta a noi trasformarla per il futuro in un’opportunità». 

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