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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Sale vietate ai neofascisti, Mussolini: “Una follia, farò una raccolta firme in piazza”

L’europarlamentare all’attacco su Radio Padova: “Siamo in una democrazia, è il sindaco che decide se uno è razzista o omofobo?”

"Chi decide se c'è una deriva fascista o razzista in Italia? Lo decide il Comune di Padova o lo decide la magistratura?". A porre queste domande Alessandra Mussolini, europarlamentare intervenuta questa mattina al Morning Show, programma di apertura del palinsesto di Radio Padova.

“Raccolte firme in piazza, vediamo se me la vietano”

Tema della trasmissione era la delibera della Giunta comunale che stabilisce come non verranno concesse sale o spazi pubblici a formazioni politiche che si richiamino direttamente al fascismo. Rispondendo alle domande degli speaker radiofonici Barry Mason e Alberto Gottardo, l'europarlamentare nipote di Benito Mussolini ha aggiunto: "Se io, che sono nel partito di Forza Italia, che in Europarlamento aderisco al Partito popolare, chiedessi occupazione di suolo pubblico a Padova o a Firenze o a Empoli o a Milano, me lo concederebbero? Che fanno? Non me lo danno perché uno si chiama Mussolini? Sarebbe una follia, spero". E rispondendo ad una provocazione degli speaker del programma di Radio Padova Alessandra Mussolini promette: "Chiederò un gazebo in una piazzetta, facciamo una raccolta di firme, e se mi dicono ‘No, lei deve per forza sottoscrivere il modulo’ questa è una violenza, perché noi siamo in una democrazia che è salda e io non firmo proprio nessun modulo. Chi lo decide se uno è razzista, fascista o omofobo? Chi lo decide, la faccia brutta del sindaco?".

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