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Nasce a Tribano il comitato "no polo logistico"

Cittadini e residenti che hanno deciso di unirsi per contrastare il progetto sostenuto dall’amministrazione Cavazzana con la Variante N. 7 al Piano degli Interventi

Nei giorni scorsi a Tribano ha preso vita ufficialmente il Comitato Popolare “No Polo Logistico Tribano” formato da cittadini e residenti che hanno deciso di unirsi per contrastare il progetto sostenuto dall’amministrazione Cavazzana con la Variante N. 7 al Piano degli Interventi.

Il nascente gruppo Tribanese è una sezione del Comitato Popolare “Lasciateci Respirare” già attivo da anni in difesa dell’ambiente e a Tribano è rappresentato da Chiara De Rossi che è stata individuata dal comitato come Referente: «La mia famiglia ha scelto di venire a vivere a Tribano perché è un paese tranquillo. Improvvisamente, ci siamo ritrovati la possibilità che possa nascere un polo logistico di circa 150 mila metri quadrati e questo ci preoccupa», afferma Chiara De Rossi, Referente del Comitato. La notizia della costruzione di un polo logistico a Tribano era stata data dal Sindaco Massimo Cavazzana quando, insieme al Consigliere delegato alle attività produttive Nikolas Vigato, a giugno 2023 aveva comunicato che Tribano avrebbe ospitato un polo di eccellenza nella zona industriale a ridosso della Monselice-Mare. Il 26 giugno 2023 il Consiglio Comunale di Tribano ha approvato un accordo pubblico-privato per la realizzazione del Polo Logistico adottando la variante Nr. 7 al Piano degli Interventi che prevede il cambio di destinazione d’uso di un’area da produttiva-artigianale-industriale a produttiva-artigianale-industriale - “centro di distribuzione logistica” per la realizzazione di una piattaforma logistica di complessivi 148.287 m². Nei mesi scorsi il dibattito è stato acceso ma l’amministrazione non ha cambiato idea. Per questo è nato il Comitato “No Polo Logistico” che con lo slogan “Il territorio non si vende, si difende” ha iniziato a sensibilizzare i cittadini sulle conseguenze della possibile realizzazione dell’opera chiedendo all’amministrazione di ripensarci.

«Noi diciamo No al progetto perché porterebbe ad una massiva cementificazione senza conoscere l’utilizzo specifico che ne verrà fatto in un’area a rischio idraulico (PAT del 2012 del Comune di Tribano). Il Polo Logistico, a nostro parere, non porta benefici ma causerebbe danni all’ambiente e un pesante aumento del traffico sulla SR104 “Monselice-Mare” già sofferente. Con il traffico aumenterebbero anche le emissioni inquinanti di PM10 che sono la causa riconosciuta di malattie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche e del sistema immunitario e i più colpiti sono i bambini, per non parlare della falsa illusione dei nuovi posti di lavoro. I Poli Logistici non producono posti di lavoro, incrementano quello precario e sottopagato», afferma Chiara De Rossi. «Il nostro comitato è nato per sensibilizzare i cittadini su questo progetto, a nostro parere poco trasparente e che potrebbe creare gravi danni al nostro paese. Nei giorni scorsi abbiamo iniziato ad incontrare i cittadini in piazza al gazebo del giovedì presso il mercato e alla domenica mattina ma abbiamo intenzione di organizzare una serata di presentazione dove spiegheremo le nostre ragioni», conclude Chiara De Rossi. Il Comitato “No Polo Logistico” ha già raccolto numerose adesioni dai residenti di Tribano e ha aperto una pagina Facebook e un Canale WhatsApp. Per informazioni e adesioni è disponibile alla mail: nopolologisticotribano@gmail.com

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